Dopo Codice e Patrimonio genetico si parlerà si Geocultura ed energie al Simposio n.2 per la stesura del Piano di gestione del sito Unesco “Sassi e il Parco delle chiese rupestri di Matera” in programma il primo e il 2 marzo presso Palazzo Lanfranchi.
Geocultura è un tema che sollecita la lettura dei caratteri del sito mettendo in luce l’aspetto legato al rapporto tra luogo fisico e comunità insediata, aspetti materiali e immateriali, natura e storia dell’uomo . Proprio la “simbiosi fra le caratteristiche culturali e naturali del luogo” è la motivazione con cui Matera venne inscritta nella World Heritage List nel 1993. Tale simbiosi, risultato della combinazione tra il lavoro dell’uomo ed il suo ambiente naturale, è ciò che l’Unesco definisce paesaggio culturale.
Negli ultimi quarant’anni dalla prima Convenzione del World Heritage, l’Unesco ha revisionato costantemente il concetto di patrimonio da opera d’arte isolata, a città storica nella sua interezza, a territorio nel suo complesso, fino a paesaggio dove la costruzione dell’ambiente è il frutto dell’interazione storica tra i saperi della comunità e le risorse naturali, per cui la natura diventa una risorsa grazie alla conoscenza.
“Il tema Geocultura – afferma l’assessore ai Sassi, Ina Macaione – rimanda all’idea di paesaggio come bene comune , dinamico, evolutivo ed espressione di multiculturalità, e all’idea di comunità come comunità del sapere , come rete di conoscenze, come laboratorio di invenzioni tecnologiche per la gestione delle risorse che genera il paesaggio, come pratica partecipativa. Energie, invece, rimanda all’esperienza insediativa millenaria materana, un esperimento umano ben riuscito di collaborazione con l’ambiente, il cui esito ha prodotto un paesaggio antropizzato in armonia con il disegno della terra. Sul tema delle energie si gioca la sfida del futuro: Matera come laboratorio dell’umanità per sperimentare soluzioni creative in questo ambito, utilizzando l’esperienza passata come attitudine consolidata ad armonizzare ed integrare risorse. La storia, dunque, si intreccia con la domanda odierna di conoscenza per risolvere problemi cruciali, attingendo Energie dal giacimento di saperi della civiltà rupestre, per studiare e sperimentare. Con Energie si pensa ai Cicli e alla loro conoscenza, che evoca la sapienza tradizionale, per una economia sostenibile delle risorse, e con un approccio olistico necessario nelle emergenze della modernità. Ma il tema Energie può essere declinato anche nella formula molto attuale di smart city o, in questo caso, di “Smart siti”, con un approccio ai temi del paesaggio che guarda al suo funzionamento sensibile, intelligente e creativo, utilizzando gli strumenti virtuali della contemporaneità e quelli tradizionalmente umani dell’arte”.
“Con questo nuovo appuntamento – afferma il sindaco, Salvatore Adduce – facciamo un altro importante passo in avanti nella costruzione di un modello di partecipazione e di coinvolgimento della intera città utile a migliorare la pianificazione e la gestione del patrimonio mondiale dell’umanità. E, pertanto, mi auguro di incontrare al simposio n.2 quanta più gente possibile disposta a lavorare con noi lungo questo percorso”.
Il simposio n.2 vedrà, come nel precedente incontro, la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo della cultura e dell’innovazione come Lidia Decandia, Facoltà di architettura di Alghero e fondatrice di “Matrica”, Laboratorio di fermentazione urbana, Antonella Agnoli, Bibliotecaria, autrice de “Le piazze del sapere”, Mario Cucinella, architetto, esperto di sviluppo sostenibile, Fabio Renzi, segretario generale di Symbola, Fondazione per le qualità italiane.