“La questione Ferrosud va affrontata su due piani diversi :quella della procedura del concordato preventivo che fa il suo corso, sei mesi entro i quali il curatore cercherà di fare cassa vendendo gli immobili ma non le attrezzature , pagare i creditori, lavoratori compresi, favorendo la ripresa della produzione considerato che la commessa di Trenitalia viene confermata mentre,sull’altro piano politico – sindacale, ci si deve operare affinché ci sia un rilancio concreto che continuasse ad essere nel rotabile. Lo richiedono la storia dell’azienda, il mercato e la debolezza infrastrutturale della Basilicata. Senza questa chiarezza non si va da nessuna parte. Quanto all’imprenditore Mancini sarebbero doveroso ricoinvolgere Ansaldo Breda visto che nel 2002 ha ‘’consegnato’’ l’azienda a tale gruppo con i risultati noti ormai a tutti”.
Lo dichiarano congiuntamente il segretario provinciale della confederazione ed il segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici, Luigi D’Amico e Giuseppe Giordano i quali aggiungono che “l'UGL se pur e' stata invitata al tavolo tecnico-Istituzionale dall'Assessore Regionale alle AA. PP.,dott. Erminio Restaino, ritenendo giusto ringraziare le istituzioni per averci invitati a prendere parte a tale incontro, volutamente non ha inteso partecipare per non dare alibi ad una parte di sindacato che, ancora fa prevalere dei ricatti di rappresentanza comparati ad un ruolo di sindacato/politica. Una presenza dell'UGL – continuano i sindacalisti – poteva essere di disturbo e magari non si mettessero in campo, strumentalmente e demagogicamente, quelle azioni consone atti a salvaguardare tutti i posti di lavoro e la produzione del sito di Matera. Per tale motivo e per la delicatezza della questione – continuano i segretari D’Amico e Giordano – , l’UGL apprezza l’impegno profuso dall’Assessore Erminio Restaino,dallo stesso Prefetto di Matera, dal sindaco e dal Presidente della Provincia dott. Franco Stella i quali, hanno sempre prestato la massima attenzione congiuntamente alla nostra O.S.. Auguriamoci ora, che il nuovo impegno Istituzionale metta definitivamente e seriamente fine agli obiettivi richiesti a gran voce dai lavoratori e supportate dalla UGL, con un percorso di relazioni industriali ed Istituzionali finalizzate al rilancio definitivo dello stabilimento Ferrosud di Matera e per la tranquillità delle famiglie. Oggi non c’è tempo e non è il momento di fare condanne o recriminazioni. Ciò che l’UGL vuole – concludono D’Amico e Giordano – è che nei prossimi incontri si ricerchino percorsi chiari e monitorati, puntando non solo alla salvaguardia dei posti di lavoro esistenti ma anche al rilancio produttivo industriale dell’azienda Ferrosud legata fortemente al territorio.
Alla prevista futura partecipazione dei vertici dell’Azienda Ferrosud
si sottoponga un progetto che assuma seriamente gli obiettivi richiesti a gran voce dai lavoratori e supportate dalla UGL e con la dovuta incisiva determinazione del caso si scongiuri che vadano a compromettersi il futuro di tanti lavoratori con alle spalle le loro famiglie”.
BAS 05