Latronico: welfare più vicino alle persone fragili

L'Asm e il Comune di Matera hanno firmato l'accordo per l'attuazione del Piano nazionale per la Non Autosufficienza 2022-2024. Lunedì 27 ottobre l'intesa sarà estesa anche agli altri due Ambiti Territoriali e Sociali del Materano. L'assessore: parte di un più ampio disegno di riforma.

Tutte le notizie di

L'assessore regionale Cosimo Latronico

Un passo concreto verso un welfare più integrato e vicino alle persone fragili. È stato firmato ieri, 23 ottobre, l’Accordo di Programma tra l’Azienda Sanitaria Locale di Matera (ASM) e il Comune di Matera per l’attuazione del Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2022–2024. L’intesa sarà estesa lunedì 27 ottobre anche agli altri due Ambiti Territoriali e Sociali della provincia di Matera — Bradanica Medio Basento (capofila Irsina) e Metapontino Collina Materana (capofila Policoro) — completando così il quadro di collaborazione su tutto il territorio provinciale.

L’obiettivo condiviso è quello di rafforzare la sinergia tra sanità e servizi sociali per migliorare la presa in carico delle persone anziane non autosufficienti e delle persone con disabilità gravissime o gravi, creando un modello di welfare integrato più vicino alle comunità locali.

“Questo Accordo rappresenta un risultato importante per tutta la provincia di Matera — ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute e Politiche per la Persona, Cosimo Latronico — perché consolida una rete integrata di welfare territoriale che unisce i Comuni e l’Azienda sanitaria in un progetto condiviso di presa in carico delle fragilità. È un modello di collaborazione che rafforza l’identità di comunità e che vogliamo estendere a tutto il territorio regionale.”

Latronico ha sottolineato che la Regione Basilicata intende favorire la piena integrazione tra sanità e sociale, in linea con gli obiettivi del PNRR e con il nuovo Piano Sociosanitario Regionale.

“Il Piano per la Non Autosufficienza — ha aggiunto — è parte di un più ampio disegno di riforma che punta a costruire una rete di prossimità fatta di Case della Comunità, servizi domiciliari, assistenza territoriale e politiche sociali coordinate, per garantire continuità assistenziale e inclusione su tutto il territorio.”

    Condividi l'articolo su: