"Ieri sera l’assemblea tenuta a Marina di Ginosa davanti al Presidio in Piazza Indipendenza partecipata da molti cittadini e di diversi rappresentanti istituzionali ha confermato la richiesta unitaria dei materani e dei tarantini di ottenere immediatamente l’ordinanza per la Puglia come è già stato fatto per la Basilicata". Lo rende noto il comitato Difendiamo le Terre Joniche.
"Oltre che diversi componenti del Comitato provenienti dal Materano, – prosegue il comunicato – hanno partecipato i Comuni di Bernalda, Nova Siri e Scanzano in rappresentanza dei comuni materani (in diversi hanno dato l’adesione). Importante è stata la lettura che il coordinatore dei Consigli comunali del Metapontino per l’ANCI (Avv: Antonio Melidoro) ha fatto della risoluzione unitaria assunta negli Consigli Comunali Congiunti tenuti la scorsa settimana al Presidio delle Tavole Palatine in cui è stato ribadito da tutti (materani e tarantini) l’obiettivo di avere risposte sia per la parte pugliese che di quella materana.
Alla riunione di ieri sera hanno partecipato, fra l’altro, i tre amministratori che hanno diviso per un giorno lo sciopero della fame con il nostro portavoce; Enzo Giannico e Leonardo Galante per Ginosa e Massimiliano Cospite (vicesindaco di Bernalda) hanno dato lettura di un loro appello unitario alle forze politiche ed alle istituzioni a sostenere la vertenza.
I Sindaci di Palagiano, Rocco Ressa, e di Ginosa, Vito Depalma, con l’assessore Teresita Galeota per la Provincia di Taranto hanno sottolineato con la loro presenza l’unità degli obiettivi e del percorso che si sta conducendo da mesi e che ha bisogno urgentemente risultati. Così pure i rappresentanti delle forze politiche presenti nei loro interventi hanno sottolineato che le risposte servono ora ed il valore della vertenza che il Comitato sta conducendo garantendo alla partecipazione un percorso concreto.
Il Comitato TerreJoniche si prepara ad ascoltare alle 11 in diretta in Piazza Indipendenza la risposta che il Governo darà all’interpellanza urgente nella Camera dei Deputati sulle alluvioni in sospeso da Marzo scorso. Se le parole che il Governo userà saranno considerate positivamente, Fabbris interromperà lo sciopero della fame. Se non lo saranno lo stesso Fabbris (che oggi è al suo quindicesimo giorno di sciopero della fame) ha annunciato altre e più incisive forme di lotta cui saranno chiamati a partecipare tutti i cittadini ed i rappresentanti istituzionali. Il Comitato è pronto a spostare il Presidio alla Stazione ferroviaria".
BAS 05