Incendio di Metaponto: interessati 295 ettari

La Regione Basilicata, per il tramite dell’Ufficio Foreste e Tutela del Territorio, ha completato il sopralluogo tecnico e la stima preliminare dei danni. L'assessore regionale Carmine Cicala: "La Basilicata deve essere un modello di reazione e rigenerazione. E lo sarà".

L'assessore regionale Carmine Cicala

A seguito dell’incendio di vaste proporzioni che ha colpito il territorio di Metaponto di Bernalda lo scorso 9 luglio, la Regione Basilicata, per il tramite dell’Ufficio Foreste e Tutela del Territorio, ha completato il sopralluogo tecnico e la stima preliminare dei danni. I rilievi, svolti in presenza del Raggruppamento Carabinieri Forestale Tutela della Biodiversità di Martina Franca, hanno permesso di accertare l’estensione totale dell’area interessata dal rogo: circa 295 ettari, di cui 45,73 ettari di superficie boscata.

L’evento ha coinvolto non solo zone forestali di pregio, ma anche ampie superfici agricole, aree turistiche e strutture ad alta frequentazione stagionale. L’incendio, alimentato dal vento e dall’assenza di fasce di protezione perimetrale in alcune aree private, ha raggiunto in alcuni tratti la linea di costa, mettendo a rischio anche la biodiversità locale.

“Ci troviamo di fronte a un evento drammatico che ha causato danni ingenti al patrimonio naturalistico, agricolo e turistico di un’area tra le più delicate e preziose della nostra regione”, ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Carmine Cicala. “La Regione Basilicata ha immediatamente attivato i propri uffici per una risposta tempestiva e strutturata, a partire dalla messa in sicurezza delle aree colpite fino alla pianificazione di interventi futuri basati su criteri di sostenibilità e prevenzione”.

La superficie boscata colpita, composta in gran parte da Pino d’Aleppo (Pinus halepensis), mostra comunque una buona capacità di resilienza grazie alla naturale attitudine della specie a rigenerarsi anche dopo eventi estremi come questo. L’analisi tecnico-forestale ha evidenziato, inoltre, l’efficacia degli interventi di prevenzione già attuati nelle aree demaniali e nella Riserva Statale, benché non sufficienti – da soli – a contenere un fronte di fuoco di tale intensità.

“Sono stati cruciali i lavori realizzati nell’ambito del Progetto Generale di Forestazione 2025, che hanno permesso almeno in parte di contenere l’espansione delle fiamme, soprattutto nelle particelle nord-occidentali, dove la vegetazione è stata solo lambita. Tuttavia – ha proseguito l’assessore – è evidente che dobbiamo potenziare le azioni di prevenzione, soprattutto nelle aree di interfaccia tra zone boscate e insediamenti turistici, agricoli e infrastrutturali”.

Tra le azioni immediate già disposte, l’assessorato ha previsto la rimozione degli alberi morti in piedi e di quelli instabili, la potatura selettiva delle piante danneggiate e la messa in sicurezza delle aree a rischio, con particolare attenzione al rafforzamento delle fasce antincendio in prossimità di campeggi, parcheggi e lidi marittimi.

L’Ufficio Foreste ha inoltre avviato la valutazione per accedere a risorse dedicate previste dalla Strategia Forestale Nazionale (Azione A.5) e per attivare un bando regionale, a valere sul CRS Basilicata – Misura SRD12 Azione 1 – destinato all’acquisto di mezzi e attrezzature tecniche per il contrasto attivo agli incendi boschivi da parte degli enti pubblici.

“Non è il momento della polemica, ma dell’azione. Stiamo lavorando per garantire la tutela del nostro territorio, supportare le comunità colpite e mettere a sistema un modello di gestione forestale e agricola che metta al centro la prevenzione”, ha concluso l’assessore Cicala. “La Basilicata deve essere un modello di reazione e rigenerazione, e lo sarà”.

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