In occasione della Giornata mondiale della vista, ieri l’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, con la Fondazione Iapb Italia Ets, in collaborazione con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Basilicata, e insieme con l’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Potenza e Matera, ha inaugurato il servizio LETISmart che segna un importante passo in avanti nel percorso di accessibilità, inclusione e innovazione tecnologica dell’Azienda.
Il nuovo servizio utilizza una rete di segnalatori radio – radiofari – LETIsmart, dispositivi a bassissima emissione di radiofrequenza che dialogano con un ricevitore in dotazione ai bastoni delle persone non vedenti e ipovedenti, ovvero forniti dall’Azienda all’ingresso principale. Questa tecnologia costituisce uno “strumento parlante”, in grado di fornire in tempo reale informazioni sull’ambiente circostante: la direzione da seguire per raggiungere un reparto, il piano in cui ci si trova, la posizione di ascensori, ambulatori o servizi di accoglienza. L’utente, premendo i pulsanti presenti sul bastone, può attivare informazioni vocali o segnali acustici che lo guidano verso la propria destinazione. Grazie ai radiofari posizionati nei vari padiglioni e percorsi dell’ospedale, le persone non vedenti e ipovedenti potranno orientarsi in modo autonomo, riconoscendo in modo chiaro e immediato le aree e i servizi presenti.
“Con questo progetto – sottolinea il direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Carlo, Giuseppe Spera – vogliamo rendere il nostro ospedale sempre più accessibile e inclusivo, ampliando l’offerta sanitaria ma rendendola anche maggiormente fruibile da utenti con limitazioni visive. La tecnologia installata è un esempio concreto di come essa, quando è messa al servizio dell’inclusione, diventa uno strumento di dignità e partecipazione al servizio delle persone, che restituisce indipendenza a chi ogni giorno affronta la disabilità visiva”.
“L’inaugurazione di questo innovativo sistema di radiofari – afferma l’assessore alla Salute, Politiche della persona e Pnrr, Cosimo Latronico – rappresenta un passo concreto verso un modello di sanità sempre più inclusivo e accessibile. Garantire autonomia e sicurezza alle persone cieche e ipovedenti all’interno delle strutture sanitarie significa rendere effettivo il diritto di tutti i cittadini a fruire dei servizi sanitari in modo equo e indipendente. Desidero ringraziare l’Azienda ospedaliera San Carlo e i suoi operatori per l’impegno e la sensibilità dimostrati nel promuovere questo progetto, che potrà diventare un esempio virtuoso per tutto il sistema sanitario regionale”.
“In occasione della Giornata mondiale della vista – dichiara il direttore della Oculistica dell’ospedale San Carlo, Domenico Lacerenza – desidero ricordare che, insieme con la prevenzione e la cura, la riabilitazione delle persone che hanno maturato una ipovisione rappresenta un momento fondamentale e multidisciplinare nel percorso verso il benessere visivo. La riabilitazione visiva è decisiva per restituire autonomia e qualità di vita alle persone con disabilità visiva. L’introduzione di sistemi come i radiofari è un esempio concreto di come la tecnologia possa integrarsi con la clinica, contribuendo a un approccio realmente globale alla salute della vista”.
“La riabilitazione visiva destinata alle persone con disabilità visive è la vera forza che restituisce l’autonomia perduta”, afferma la coordinatrice regionale della Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb), Giovanna Ruggieri. “L’installazione dei radiofari rappresenta un passo importante verso un ospedale più accessibile e inclusivo. L’accessibilità non è solo una questione di abbattimento di barriere architettoniche, ma di pari opportunità di orientamento, sicurezza e autonomia per tutti. Questo progetto meritorio dell’Aor San Carlo dimostra che l’inclusione è possibile quando istituzioni, sanità e associazioni lavorano insieme per mettere le persone al centro”.