In Basilicata 19 nuovi medici di base

Concluso il corso di formazione abilitante. Latronico: "Investire nella formazione sanitaria significa guardare al futuro con responsabilità. Continueremo a sostenere questi percorsi per rispondere al fabbisogno di cure e per dare stabilità al sistema sanitario regionale".

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L'assessore regionale Cosimo Latronico

La Regione Basilicata ha concluso con successo il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale per il triennio 2021/2024, che ha visto 19 medici superare la sessione ordinaria degli esami finali, svoltasi lo scorso 16 giugno. I professionisti hanno così conseguito il diploma abilitante all’esercizio della medicina generale, un traguardo che apre loro le porte del sistema sanitario territoriale.

“È un risultato concreto e significativo – commenta l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e Pnrr, Cosimo Latronico – perché questi nuovi medici sono risorse preziose per il territorio, in particolare per le aree interne e più fragili, dove il medico di medicina generale rappresenta spesso il primo e fondamentale presidio di cura”.

Il percorso formativo è stato avviato nel 2021 con 32 posti complessivi, di cui 10 finanziati con fondi Pnrr, nell’ambito delle misure nazionali per il potenziamento della sanità territoriale. “Grazie anche al supporto del Piano nazionale di ripresa e resilienza, siamo riusciti a rafforzare l’offerta formativa e a investire concretamente sui giovani medici – prosegue Latronico – in linea con l’obiettivo regionale di rafforzare la medicina di prossimità e garantire una presenza capillare di professionisti qualificati”.

Tre ulteriori medici, attualmente in fase di completamento del triennio formativo, sosterranno l’esame finale entro il mese di ottobre 2025, conseguendo a loro volta il titolo di medico di medicina generale.

“Investire nella formazione sanitaria significa guardare al futuro con responsabilità, perché senza medici sul territorio è impossibile costruire un sistema di assistenza efficace e vicino ai cittadini. Continueremo a sostenere questi percorsi per rispondere al fabbisogno di cure e per dare stabilità al sistema sanitario regionale”, conclude l’assessore.

 

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