Esiste un monitoraggio periodico dei 700 km di tubi interrati – non solo delle valvole e giunture di superficie del tratto che va a Taranto ? C'è un piano di azione concordato preventivamente con le compagnie minerarie cui attenersi o rivalersi in caso di esplosione delle condotte sotterranee?
Sono questi gli interrogativi della Ola e NoScorie in merito al guasto dell’oleodotto verificatosi in agro di Bernalda.
Il terreno coinvolto in agro di Bernalda è ricco di falde ed è situato tra i fiumi Basento e Bradano e per di più, a denunciare l’incidente sono stati gli agricoltori dell’area che sentivano da diversi giorni forti odori di petrolio e non l'Eni, come ci saremmo aspettato tutti. Secondo Ola e NoScorie il presidente De Filippo dovrà richiedere all’Eni il monitoraggio delle falde e dei pozzi idrici sottostanti il tratto di oleodotto a tutela dei cittadini e dell’agricoltura dell’area.
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