I traguardi raggiunti dallo stabilimento di Rionero in Vulture negli ultimi anni – dopo l'acquisizione da parte di Coca-Cola – ed i progetti futuri dell'azienda sono stati presentati oggi nel corso di un incontro con la stampa. Questa sera, stabilimento aperto a istituzioni, lavoratori e familiari.
Lo stabilimento di Fonti del Vulture – fondato nel 1896 da Antonio Traficante e acquisito nel 2006 da Coca-Cola Hbc Italia e The Coca-Cola Company – festeggia oggi i suoi 120 anni di storia, aprendo i cancelli ad istituzioni locali, clienti, fornitori, dipendenti, ex lavoratori e familiari. Questa mattina, i rappresentanti aziendali hanno incontrato i giornalisti per una conferenza stampa, seguita da una visita sulle quattro linee di produzione. In serata, invece, spazio alle celebrazioni con un evento aperto a tutti, nel corso del quale il sindaco di Rionero in Vulture, Luigi Di Toro, consegnerà una targa all'azienda “come attestato per l’impegno sul territorio e per il ruolo nello sviluppo dell’intera comunità in cui opera”.
Con i suoi 74 dipendenti (che arrivano a cento con gli interinali) ed una superficie di 19 mila metro quadrati (di cui diecimila di magazzino), lo stabilimento nel 2015 ha imbottigliato 355.606.797 litri di acqua a marchio Lilia e Sveva. L’impianto produttivo di Rionero dal 2006 ha beneficiato inoltre di ampliamenti e ammodernamenti che hanno consentito di installare una linea ad alta velocità da un milione e 300 mila bottiglie al giorno, di allargare il magazzino di seimila metri quadrati e di introdurre innovazioni sul packaging di tutti i formati per la riduzione del peso delle bottiglie.
“La nostra azienda – ha detto il direttore dello stabilimento, Zafiris Gallis – punta tutto sulla sicurezza dei lavoratori, sulla sostenibilità delle risorse idriche e sull'utilizzo virtuoso della materia prima. L'installazione di macchinari di nuova generazione, il trattamento delle acque di scarico, i controlli qualitativi sui prodotti e gli innovativi sistemi di monitoraggio per il controllo dell’estrazione della risorsa idrica hanno consentito di registrare nel 2015 una diminuzione dei consumi d’acqua per litro, pari al -4 per cento di quella prelevata e al -3 per cento di quella utilizzata rispetto all’anno precedente. In aggiunta, il riciclo dei materiali di scarto raggiunge l’eccellenza, con un recupero pari al 99 per cento dei rifiuti prodotti. Le innovazioni sul packagingdi tutti i formati, tra l'altro, hanno consentito a Fonti del Vulture di vincere nel 2015 il “Bando Conai per la prevenzione”. In particolare è stato ridotto del 6 per cento il peso della bottiglia di acqua Lilia da due litri e del 18 per cento su quella di acqua Sveva da 0,5 litri. “Nello stesso anno Rionero in Vulture – ha puntualizzato Gallis – ha ottenuto la certificazione Ews (European Water Stewardship) con livello Gold, che attesta il corretto impiego della risorsa idrica. Questi risultati – ha concluso – ci inorgogliscono”.
“Aver raggiunto 120 anni di storia – ha evidenziato Giangiacomo Pierini, direttore di comunicazione e relazioni istituzionali in Coca-Cola Hbc Italia – non è un traguardo, ma una tappa da cui ripartire per ottenere altri importanti risultati. Siamo pronti ad investire ancora con due milioni di euro per questa realtà produttiva ed altrettanti per il marketing”.
L'azienda di Rionero in Vulture nel 2016 ha ospitato 700 studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado della Basilicata che hanno visitato lo stabilimento, scoprendo il processo d’imbottigliamento e gli impegni ambientali dell’azienda. L’accoglienza delle scuole rientra all’interno di Fabbriche Aperte, programma educativo promosso da Fondazione Coca-Cola HBC Italia sui temi del riciclo e della tutela e del corretto utilizzo della risorsa idrica.
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