"Le Segreterie Regionali di FIT-CISL, UIL-UILT sono sconcertate dinnanzi al comportamento lesivo delle norme in vigore nel Paese messo in campo dalla Trotta Bus Service. Nella giornata del 21 marzo 2018 un operatore di esercizio è stato sospeso dal servizio a tempo Indeterminato, a causa della sua diligenza e professionalità. Non è la prima volta che la Trotta mette in campo azioni tese a danneggiare i dipendenti".
E' quanto si legge in una nota congiunta delle segreterie regionali di Fit-Cisl e Uil-Uilt.
"Mettere a rischio la vita dei lavoratori e degli utenti con decisioni unilaterali è un modus operandi dell’Azienda che vorrebbe gestire il servizio pubblico, come quello del Tpl della città di Potenza, in modo assolutamente superficiale e privo di riferimenti alle norme che regolano il settore. Bene ha fatto il dipendente a rifiutarsi di effettuare la tratta in questione che sicuramente manca di sicurezza non avendo i requisiti minimi per la fruizione e il regolare svolgimento del Trasporto pubblico Locale. Da più di due anni – prosegue il comunicato – ci ritroviamo a continui cambi di percorsi, senza nessun confronto né politico né sindacale, che ha determinato alla distruzione di quello che una volta era il Servizio Urbano della città capoluogo di Regione. Ancora più sconfortanti – continuano le Segreterie – sono le giustificazioni date dal dipendente della Trotta Bus , al quale vogliamo ricordare che il R.D. 148/31, norma alquanto sconosciuta a quest’ultimo, indica e delinea le procedure con il quale si può elevare un provvedimento disciplinare ad un lavoratore, procedura che impone dei passaggi obbligatori che ogni volta l’azienda viola. E’ il caso di ricordare quanto accaduto nel Settembre 2017 ad un dipendete che si è rifiutato di utilizzare un mezzo palesemente non idoneo, o alla dipendente che svolgeva il servizio di pulizia Licenziata anch’essa perché chiedeva di essere retribuita".
"Non si possono più accettare – concludono i Sindacati – i continui soprusi messi in campo dalla Trotta, che oltre a violare le norme vigenti, mirano a destabilizzare il quadro di regole che governano il settore da più di 90 anni, così come non si può accettare la continuata violazione della dignità dei lavoratori. Chi ha la responsabilità di tutto quanto sta accadendo deve attivare nell’immediato le procedure di risoluzione Contrattuale alla Trotta, che ha ben dimostrato la propria inconsistenza Economica e Tecnica, principi fondanti per svolgere un servizio pubblico essenziale come il trasporto. Al lavoratore va tutta la nostra solidarietà per l’inconsistenza, la mancata conoscenza delle norme previste per il settore, l’abuso di potere scaricato sul lavoratore con l’arroganza di un modo che non è affatto gestione del sistema, ma a ben ricordare una pratica che risale a prima dello Statuto dei Lavoratori, sottoscritto nel 20 Settembre 1970 meglio conosciuto come Legge 300, che vorremo comunicare a chi ha inteso compiere questo sconsiderato atto, è ancora i vigore".