“Come al solito la Fiat va dal Governo solo per battere cassa. Con il messaggio inviato al Ministro Passera, Marchionne ha scoperto le carte del suo gioco: tornare a prendere i soldi pubblici usando l’arma del ricatto”.
Lo dichiara, intervenendo dalla tre giorni di Vasto, il Presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “Marchionne – aggiunge – non può appellarsi alle regole del mercato quando si tratta di chiudere gli stabilimenti e poi invocare gli aiuti di Stato quando, per incapacità manageriale, non riesce ad innovare i modelli e quindi a vendere auto. L’ad Fiat si è già rimangiato gli impegni presi sul fantomatico piano Fabbrica Italia, pensare di foraggiarlo senza alcun serio programma di investimenti significa solo accrescere il rischio che prenda i soldi e scappi all’estero. Marchionne chiede garanzie, ma lui non le hai mai date né vuole darle: anzi, ha solo lavorato per eliminare le tutele dei lavoratori e per smantellare l’industria automobilistica italiana con la complicità del Ministro Fornero. Il caso di Melfi, uno stabilimento a rischio dove vengono quotidianamente calpestati i diritti, è emblematico della politica dell’ad del Lingotto. Monti, nell’incontro con Marchionne, ha il dovere di smascherarlo e – conclude Belisario – pretendere il rispetto degli impegni a tutela dell’occupazione".
bas 08