Ex Carcere (Melfi), da Convento a Museo. Oggi la Firma in Comune

Da Convento delle Clarisse ad ex carcere sino a un polo museale. E’questo il futuro dell’ex struttura detentiva di Melfi (PZ) che grazie al “federalismo culturale” è oggi di proprietà dall’amministrazione comunale.
Firmato questa mattina l’atto di trasferimento dal Demanio al Comune alla presenza del segretario Regionale MIBACT Basilicata, Leonardo Nardella, del direttore Regionale Puglia e Basilicata dell’Agenzia del Demanio, Marta Settimi ed il Sindaco di Melfi, Livio Valvano, del Professore Ettore Vadini, l’assessore alla cultura, Raffaele Nigro e di Padre Carlo Palestina.
Per il sindaco Valvano “si recupera l’ex Carcere, punto fondamentale della nostra strategia. Pensiamo che la Città di Melfi debba impegnarsi necessariamente sulla cultura e sul turismo. Queste sono le chiavi per lo sviluppo e per il futuro. E’ stato fatto un lavoro di cooperazione tra i nostri Uffici, l’Unibas e il Mibact con una modalità innovativa grazie anche al workshop di Architettura che abbiamo ospitato negli anni scorsi. E’ un progetto sul quale noi crediamo molto perché puntiamo sulla cultura e sulla valorizzazione dell’Ex Carcere. Un’idea culturale sposata anche dal Polo Museale”.
“Il trasferimento a titolo gratuito al Comune di Melfi- ha detto Settimi-si inserisce nell’ambito federalismo culturale previsto da un decreto legislativo del 2010 cche prevede la possibilità per gli Enti territoriali, presentando un progetto di valorizzazione, di acquisire a titolo gratuito il bene. Il programma di valorizzazione è sottoposto all’esame di un tavolo tecnico costituito dal Ministero per i beni culturali, Agenzia del Demanio e l’Ente stesso. All’approvazione segue la sottoscrizione dell’accordo di valorizzazione con il relativo trasferimento di proprietà”.
“La struttura era un Convento realizzato alla fine del 400 – ha detto Nigro -risistemato alla fine del 500. Poi i francesi decisero di trasformarla in Caserma. Con l’avvento dei piemontesi diventerà un Carcere. Ora noi decidiamo di realizzare una struttura culturale in rispetto di quello che chiede il Ministero”.
L’accordo sottoscritto favorisce le strategie e gli obiettivi comuni di tutela e valorizzazione dell’Ex Carcere, visto il notevole interesse storico, artistico e archeologico che il bene riveste e le vicende storiche di cui nel tempo è stato protagonista. Il recupero dell’Ex Carcere rappresenta la possibilità di offrire alla comunità un innovativo contenitore museale e polifunzionale con caratteri etnografici dove attraverso tecniche multimediali si racconta un periodo di tempo che va dal XIX secolo ad oggi. La struttura, su due piani e con ampio cortile, è di circa 2949 metri quadri.
Il Mia (Museo Modernità Interattiva Immateriale Industriale Artigianale Agricola) sarà il nuovo museo polifunzionale che permetterà di promuovere le eccellenze locali attraverso la diffusione del proprio patrimonio culturale che spazia dall’enogastronomia alla scultura, architettura sino alla danza e al teatro.
bas04 

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