Il consigliere regionale del Pdl: “Comune, Provincia e Regione, i loro amministratori, vestano i panni della responsabilità e si adoperino con solerzia per trovare una soluzione al problema”
“La situazione che sta vivendo in questi giorni Potenza, che si ripete sempre con maggiore frequenza, è davvero paradossale. Non si può immaginare che nel 2012 si debba continuare a fare i conti con un’emergenza che è la madre di tanti altri problemi. Da quello strettamente ambientale a quello sanitario, i rischi a cui si espone la cittadinanza sono davvero tanti e con l’estate alle porte c’è davvero poco da stare allegri. Comune, Provincia e Regione, i loro amministratori, vestano i panni della responsabilità e si adoperino con solerzia per trovare una soluzione al problema.
Quello dei rifiuti corre il rischio di diventare una piaga insanabile per una regione da sempre a vocazione naturale che però la natura non riesce più a rispettarla. Per colpa di chi amministra”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pdl Michele Napoli.
“Lo avevamo preannunciato – aggiunge l’esponente politico -. I segnali c’erano tutti.
Abbiamo imparato a coglierli quando l’emergenza rifiuti nella città capoluogo fa capolinea. E quando nelle contrade della città di Potenza la spazzatura comincia ad invadere le carreggiate, l’allarme scatta e i potentini si devono preparare al peggio. Così man mano si cominciano a vedere cumuli di immondizia in periferia, poi in tutti i rioni. Il centro storico viene preservato fino all’ultimo, fino a quando per davvero non si più dove trasportare i rifiuti. È una tattica, facile capirlo, uno sciocco espediente per mimetizzare i problemi. Il tentativo maldestro per salvare la faccia, con la speranza che tutto passi in fretta e che non tutti abbiano avuto modo e tempo di vedere il grado di inefficienza raggiunto”.
“Una strategia che assomiglia tanto al comportamento dello struzzo – afferma ancora Napoli – che è solito nascondere la testa per non vedere i problemi anziché adoperarsi per risolverli. E' quello che accade anche per la spazzatura: evitare fino all’ultimo di farla accumulare in centro in modo da riservare al salotto buono l’immagine di una città diversa dalla realtà, che è una città allo sbando. Questa situazione, e questo modo di fare, comunque porta ad una classificazione dei cittadini. A fronte della stessa spesa da sostenere per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti vi è una disparità di trattamento fra chi abita in periferia e chi in centro”.