Elkann: Cupparo, conferme per Melfi

Le dichiarazioni del presidente di Stellantis commentate dall'assessore regionale allo Sviluppo economico: "La strada adesso non è più in salita ma non per questo non ci sono ancora problemi aperti, specie per l'indotto di San Nicola che resta il comparto da attenzionare maggiormente".

L'assessore Francesco Cupparo nello stabilimento Stellantis

“Le dichiarazioni del presidente di Stellantis, John Elkann, in audizione alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato, confermano i programmi per Melfi e le scelte del Gruppo di affidare un ruolo di centralità agli stabilimenti italiani. Elkann intende dare continuità al “sogno” del nonno Gianni Agnelli, con l’italianità nella produzione di auto. In sostanza, una delle peculiarità che hanno reso questo marchio simbolo dell’auto ‘made in Italy’ in tutto il mondo che resterà al suo posto”.

Così l’assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo per il quale “la strada adesso non è più in salita come si poteva pensare qualche tempo fa ma non per questo non ci sono ancora problemi aperti, specie per l’indotto di San Nicola di Melfi che resta il comparto da attenzionare maggiormente. Abbiamo una sfida che ci consegna il Ministro Urso e il Governo che è quella di pensare a riconvertire, almeno in parte, l’industria dell’auto in imprese della difesa, dell’aerospazio o della cybersecurity, una sfida che richiede un’attenta valutazione e soprattutto idee progettuali chiare senza pregiudiziali e senza rifiuti ideologici. E’ in atto una nuova rivoluzione industriale che con la transizione energetica dobbiamo governare, come avverrà con i nuovi modelli a Melfi a partire dalla produzione della nuova Jeep Compass (sia elettrica che ibrida) che sarà ordinabile tra poco”.

Cupparo ribadisce, in questa fase, l’impegno della Giunta con misure di sostegno ai lavoratori cassaintegrati dell’indotto Stellantis per sviluppare e potenziare il livello di competenze dei lavoratori e consentire una integrazione al reddito per 6 mesi (2,9 ml) e per la formazione continua dei lavoratori delle imprese (sia Grandi imprese che PMI, anche imprese in crisi o in fase di riconversione (13,4ml). Sono entrambe misure su cui stiamo lavorando già prima delle indicazioni del Ministro Urso e del Governo che – sottolinea l’Assessore – vanno proprio nella direzione della riqualificazione di lavoratori che hanno segnato la storia della Fiat e dell’auto italiana e possono dare un contributo di professionalità alla nuova fase dell’industria made in Italy.

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