Dal 16 aprile la mostra “Murgia a cancelli”

Torna, presso la sala conferenze dell’Open Space dell’Apt a Matera, l'esposizione delle fotografie di Annachiara Molinari con i testi di Maurizio Camerini. Saranno riproposte alcune delle immagini e dei contenuti editoriali presenti nel volume omonimo, edito da Altrimedia.

Dopo il successo registrato a febbraio la mostra “Murgia a cancelli”, fotografie di Annachiara Molinari e testi di Maurizio Camerini, torna  in esposizione presso la sala conferenze dell’Open Space dell’Apt Basilicata, in piazza Vittorio Veneto. Altrimedia Edizioni in collaborazione con l’associazione culturale Liberalia e la disponibilità dell’Azienda di promozione turistica della Basilicata ripropone alcune delle immagini e dei contenuti editoriali presenti nel volume omonimo presentato a gennaio.

I 16 pannelli espositivi di “Murgia a cancelli” catturano l’essenza di un progetto editoriale sofisticato e autentico che intende porsi quale omaggio alla Murgia e alla bellezza dei suoi luoghi, esteriori e interiori, che ci restituisce uno dei sensi della vita: la natura e il nostro rapporto con essa. Una mostra attraverso la quale ripercorrere l’intensità del territorio murgiano e i suoi innumerevoli itinerari naturalistici che attraverso la flora, le cavità rupestri, le sue grotte, i suoi profumi, la sua fauna e le sue tracce umane, presenti sin dalla notte dei tempi, intende suggerire una lettura simbolica, oltre che escursionistica, della murgia materana.

Suggestioni visive e verbali che disegnano un patrimonio immenso che spesso non si riesce a esperire completamente e che diventa, quindi, una opportunità significativa per trasferire ai turisti, ma anche, e forse soprattutto, a chi questo territorio lo abita, lo straordinario che vive in questa regione.

La ricercatezza dei brani – concetti che possono essere approfonditi riscoprendo volumi altrettanto ricercati, come emerge dalla bibliografia – e l’eleganza delle immagini accompagnano il lettore alla scoperta di un luogo simbolo del nostro territorio.

    Condividi l'articolo su: