In vista dell’incontro di lunedì 29 dicembre, promosso dall’assessore alla Salute, Cosimo Latronico, con i sindaci dei 26 Comuni del distretto Lagonegrese – Pollino sui problemi della sanità in quest’area, interviene l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo. “In qualità di rappresentante istituzionale (oltre che di cittadino residente), in particolare dell’area Sud della provincia di Potenza, che mi vede impegnato su tutte le problematiche di lavoro, di vita, di infrastrutture civili e sociali, di diritti di queste comunità, tra le quali quelle prioritarie di assistenza sanitaria – sottolinea Cupparo – non posso che sostenere le sollecitazioni venute dai sindaci dei Comuni del Lagonegrese. Individuare soluzioni idonee ed efficaci alla domanda di salute in primo luogo garantendo guardie mediche e servizi di continuità assistenziale, presso i Punti di Primo Intervento di Lauria, Maratea e Chiaromonte, oltre alla presenza dei medici di famiglia in tutti i comuni, è una questione emergenziale a cui va data risposta, come credo si appresti a fare l’assessore Latronico nel prossimo incontro. Concordo con la necessità che il nuovo Piano Sanitario Regionale vada prima di tutto discusso sui territori con tutti i soggetti istituzionali e sociali interessati e poi può fare il suo iter in Commissione e Consiglio. Non ci deve essere alcuna fretta. Il mio metodo di lavoro – come è avvenuto con gli Avvisi Pubblici predisposti dal Dipartimento che dirigo che sono stati presentati in numerosi incontri sui territori – è sempre stato improntato in questo modo. All’assessore Latronico va il riconoscimento di grande impegno e di delicato lavoro su temi come la carenza di medici che riguardano l’intero Paese e l’attuazione di normative nazionali che nelle nostre aree interne e nei piccoli comuni presentano numerosi aspetti di difficile applicazione. Sono convinto – conclude Cupparo – che con il concorso di tutti i soggetti istituzionali e sociali saremo in grado di individuare il percorso più efficace a garantire il diritto alla salute, alla cura e alla prevenzione nell’area sud del Potentino, come in tutta la regione”.