"Per dare efficacia alla Conferenza su Petrolio e Ambiente è necessario che le valutazioni emerse, sia a livello politico-istituzionale che tecnico-scientifico, si traducano in indicazioni concrete di lavoro per rilanciare quel Patto di Sistema promosso da tempo da Assomineraria e Confindustria Basilicata che continua a trovare ostacoli nel determinare ricadute positive nell'attuazione dei programmi di ricerca ed estrazione di petrolio e gas, rafforzando le misure di compatibilità per ambiente, territorio e tutte le attività agricole e produttive che operano in Val d’Agri e nel Sauro-Camastra”. E’ il commento del segretario generale regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro sottolineando che “lo sforzo compiuto dalla Giunta Regionale con la Conferenza deve trasferirsi al tavolo di concertazione con imprese e sindacati prima di nuovi incontri al Ministero per lo Sviluppo Economico con Governo ed Eni necessari alla rinegoziazione di tutti gli aspetti dell’Accordo di Programma Petrolio. Intanto – aggiunge Vaccaro – va superata rapidamente la situazione di penalizzazione per la manodopera lucana che nel Centro Oli di Viggiano, a malapena, supera il 40 per cento, mentre nei due comprensori petroliferi della provincia di Potenza la media di lavoratori occupati a tempo indeterminato o con contratti a tempo determinato è decisamente insoddisfacente. Una situazione ancor più inaccettabile tenuto conto che la filiera petrolchimica e' molto lunga: dal monte, che e' appunto la trivellazione, fino ad arrivare alla raffinazione e alla commercializzazione di olii e lubrificanti. E poi ci potrebbero essere buone ricadute occupazionali in tutta la filiera, visto che nel settore, per ogni posto diretto creato, ce ne sono 1,8, quasi due, per l'indotto. Basti pensare che in altri settori, invece, il rapporto è decisamente al di sotto. Le ultime vicende che si riferiscono a sentenze del Tar sulla gara di appalto dei lavori del Programma Tempa Rossa nel Sauro inoltre – dice il segretario della Uil – non possono che preoccupare il sindacato sul rischio di allungamento dei tempi necessari all’apertura dei cantieri, mentre continuiamo a sollecitare dalle compagnie petrolifere e dalle società concessionarie di lavori di conoscere i programmi di attività per il 2011, il piano delle professionalità occorrenti per lo sviluppo del progetto Tempa Rossa in modo da consentire, per tempo, la programmazione e l’avvio di corsi di formazione finalizzati alle figure professionali richieste.
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