Le attività dell’anno 2015 nel settore sanitario ed in quello sociale sono state caratterizzate da azioni mirate sia al consolidamento della sostenibilità del Servizio sanitario regionale e del modello lucano di welfare, sia al loro efficientamento sotto il profilo della risposta politica ai bisogni di salute e di benessere dei cittadini lucani.
Nella direzione del consolidamento finanziario, va ricordato la che la Regione Basilicata, prima e ad oggi unica regione a livello nazionale ha ottenuto, nel 2015, da parte di una società di revisione contabile iscritta all’albo nazionale, la certificazione non solo dei bilanci di esercizio 2014 di tutte le aziende sanitarie regionali ma anche la certificazione del bilancio consolidato regionale del sistema sanitario. Per ciò che riguarda gli investimenti del Servizio sanitario ad ottobre scorso la Basilicata è riuscita, in anticipo su numerose Regioni, ad ottenere il parere da parte del Nucleo degli investimenti istituito presso il Ministero della Salute, sul piano di investimenti finalizzati al potenziamento ed ammodernamento tecnologico ed infrastrutturale del sistema sanitario regionale che prevede un notevolissimo importo di circa 80 milioni che il ministero dovrebbe rendere disponibili già a partire da quest’anno. Le azioni intraprese per raggiungere l’obiettivo dell’equilibrio economico–finanziario del bilancio consolidato del SSR hanno consentito per l’anno 2014 di ottenere, da ultimo nel mese di ottobre 2015, la piena adempienza da parte del Tavolo di verifica degli adempimenti del Ministero dell’Economia e Finanze. Nel corso dell’anno 2015 sono state inoltre attivate ulteriori azioni di razionalizzazione ed efficientamento.
Riguardo all’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), le azioni di sistema dell’intero settore sanitario hanno consentito nel 2015 di raggiungere un positivo risultato in ambito nazionale: alla Regione è stato attribuito un valore di 177 punti rispetto ai 146 dell’annualità precedente che ha consentito alla Basilicata di passare dal dodicesimo all’ottavo posto a livello nazionale. Si è lavorato anche per la governance sanitaria con l’approvazione degli standard delle strutture complesse, semplici, degli atti aziendali e il consolidamento del modello innovativo dei dipartimenti interaziendali, per la realizzazione delle reti cliniche che, da un lato assicurerà l’integrazione di diverse funzioni in un’ottica di regia unica a livello regionale, e dall’altro consentirà di perseguire maggiori livelli di appropriatezza sanitaria e di ottimizzare i processi di riduzione dei costi.
L’approvazione del primo prontuario farmaceutico unico regionale, con la contestuale soppressione dei prontuari terapeutici aziendali, ha consentito di dare uniformità all’appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche e del corretto uso del farmaco con positive ripercussioni anche sulla spesa farmaceutica; la qualità del lavoro ed il modello organizzativo è stato positivamente accolto a livello nazionale. Il 2015 è stato anche caratterizzato dalla scelta di intervenire con un ampio progetto di riordino del sistema sanitario regionale, che coinvolge sia i servizi ospedalieri, sia l’assistenza sanitaria territoriale che l’emergenza urgenza del 118, nell’ottica della garanzia per il cittadino ad un accesso equo alle prestazioni. Tale progetto è stato avviato il 9 dicembre scorso con l’insediamento del Comitato tecnico con il compito di fornire il supporto alla Giunta regionale per la riorganizzazione e la razionalizzazione delle strutture e dei servizi delle aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale.
Altre tappe importanti. E’ stato inaugurato a fine ottobre presso l’Ospedale distrettuale di Venosa il primo centro pubblico in Basilicata per il trattamento in regime residenziale e semiresidenziale dell’Alzheimer e delle demenze senili, rispettivamente per pazienti con disturbi psico-memo-comportamentali in fase avanzata e per pazienti che vivono ancora la fase iniziale della patologia.
La Basilicata, inoltre, è stata la prima Regione in Italia ad attivare ad aprile 2015 una struttura destinata ai pazienti lucani provenienti dagli ex Ospedale psichiatrici giudiziari (Opg) con la realizzazione della Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems) a Tinchi di Pisticci. Con un contenuto investimento economico e nell’arco di soli 4 mesi è stato possibile ristrutturare nel pieno rispetto degli standard ministeriali un immobile in passato destinato a carcere mandamentale, mai entrato in funzione, che può ospitare dieci pazienti. La struttura fin dall’inizio risulta essere utilizzata alla massima capienza ospitando, in un’ottica di piena collaborazione, anche pazienti provenienti da altre regioni inviati dal Ministero con oneri a carico delle medesime regioni di provenienza.
Dopo quindici anni sono state approvate le nuove linee guida per i piani sociali di zona, l’atto programmatico che in maniera organica ridefinisce un nuovo assetto dell'intero sistema sociale regionale. E’ stato istituito l’elenco regionale degli idonei alla nomina a Coordinatore tecnico degli Uffici di Piano di Ambito ed è in fase di completamento l’atto di indirizzo e coordinamento generale attuativo delle Linee guida. E’ stato predisposto il programma straordinario 2016–2018, rivolto al sostegno dell’integrazione scolastica e sociale e dell’autonomia personale delle persone disabili, con particolare attenzione ai giovani, in tutto il territorio della Basilicata. Attraverso la legge regionale n. 5 del 27 gennaio 2015, la Regione ha garantito con risorse finanziarie proprie degli esercizi 2015-2017 la copertura del fabbisogno per contributi a pazienti affetti da talassemia e nefropatie; le risorse stanziate consentono di finanziare le precedenti annualità 2013-2014.
Un capitolo a parte le iniziative messe in campo a favore delle donne. La Basilicata è la prima Regione del sud Italia e la seconda in Italia che inserisce, fra gli obbiettivi assegnati ai direttori generali delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, la realizzazione, nell’ambito dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Aziendali (PDTA), di tutte le azioni terapeutiche, organizzative e innovative volte alla appropriatezza per il genere di appartenenza, attivando di fatto le politiche Women Friendly.
Contro la violenza di genere, è stato approvato un Piano di prevenzione e contrasto, sostenuto con un milione di euro, per costituire una rete territoriale di servizi, pubblici e privati e garantire il continuum dell’assistenza.
Infine, la Regione Basilicata ha sottoscritto un protocollo atto a sostenere la competenza dei professionisti e dei policy makers attraverso la ricerca, la formazione e la diffusione di documentazione al fine di salvaguardare la salute e la sicurezza dei gruppi vulnerabili, in particolare delle donne, delle persone con problematiche relative all’orientamento sessuale ed all’identità di genere, dei giovani, delle persone con disabilità, degli anziani, delle persone che fanno uso di droghe, delle vittime di crimini, degli immigrati e dei prigionieri.