Commercio equo e solidale, presentata proposta di legge

E’ stata sottoscritta dai consiglieri regionali Giannino Romaniello (Sel), primo firmatario, Vincenzo Santochirico e Giuseppe Dalessandro (Pd), Rocco Vita (Psi) e Enrico Mazzeo Cicchetti (Idv)

Allo scopo di incentivare in Basilicata lo sviluppo e la diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale e di garantire che i prodotti immessi sul mercato con la denominazione di “commercio equo e solidale”, scelti proprio per questo dai consumatori, presentino una serie di caratteristiche, a garanzia del consumatore, coerenti con quelle definite a livello internazionale dagli organismi di settore, i consiglieri Giannino Romaniello (Sel), primo firmatario, Vincenzo Santochirico e Giuseppe Dalessandro (Pd), Rocco Vita (Psi) e Enrico Mazzeo Cicchetti (Idv) hanno presentato una proposta di legge sulla “Disciplina e interventi per lo sviluppo del commercio equo e solidale in Basilicata”.

Nel sottolineare che “il movimento del commercio equo e solidale è oggi un movimento globale: più di un milione di produttori e lavoratori su piccola scala sono organizzati in ben 3.000 organizzazioni di base con strutture rappresentative in oltre 50 paesi del Sud del mondo”, nella relazione che accompagna la pdl si evidenzia che “tema centrale e decisivo per la nostra epoca è come far convivere la solidarietà, l’equità , il rispetto dell’uomo e dell’ambiente , la tutela dei diritti con le esigenze del mercato. Il commercio equo e solidale – è scritto nella relazione – rappresenta uno degli strumenti più interessanti finalizzati a contemperare queste diverse esigenze, esso è infatti una forma di commercio alternativa alle logiche di puro profitto privato e di disuguaglianza che informano gli scambi commerciali con il Sud del mondo, relegando milioni di produttori e lavoratori nello sfruttamento e nell’emarginazione, bloccando così le possibilità di miglioramento delle condizioni di vita di quei popoli”.

“Il commercio equo e solidale – afferma Giannino Romaniello, a nome dei firmatari – costituisce una alternativa concreta per tanti piccoli produttori e lavoratori del Sud del mondo e per altrettanti consumatori dei paesi a maggiore sviluppo, caratterizzandosi infatti oltre che per la qualità, il rispetto per l’uomo e per l’ambiente , per la centralità e la trasparenza delle relazioni tra produttore , distributore , commerciante e consumatore finale. I consumatori attraverso le loro scelte libere e responsabili , possono , anche nel breve periodo , fornire opportunità di sviluppo a produttori e lavoratori e contribuire così alla riduzione del divario tra Nord e Sud del mondo, favorendo nel contempo la sostenibilità ambientale e sociale delle produzioni dei Paesi in via di sviluppo. La commercializzazione dei prodotti del commercio equo e solidale rappresenta dunque un ‘opportunità ma anche un fenomeno con un andamento di crescita pressoché ininterrotto che necessita di una disciplina normativa”.

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