Il capogruppo Sel in Consiglio regionale presenta un’interrogazione per sollecitare l’apertura di un tavolo congiunto tra Regione Basilicata e Puglia
Il capogruppo di Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, ha presentato un’interrogazione all’assessore alle Attività produttive al fine di conoscere “quali iniziative si intendano intraprendere per ricondurre la vertenza del Gruppo Cicolella nell’alveo delle normali relazioni, anche attraverso la convocazione di un incontro urgente con l’azienda e le organizzazioni sindacali” .
Romaniello, nella stessa interrogazione, chiede anche “se si intendano attivare canali di comunicazione con la Regione Puglia e il Ministero dello Sviluppo economico al fine di verificare quali sono i programmi futuri dell’azienda, anche in rispetto agli accordi sottoscritti sia in sede ministeriale che sindacale”.
"Dopo la diserzione di ieri da parte dell’azienda di Melfi del Gruppo Ciccolella all’incontro in Prefettura, la vertenza dei lavoratori dello stabilimento ha bisogno di un tavolo in Regione Basilicata, chiamato ad esercitare una mediazione istituzionale, per evitare il rischio di un ulteriore inasprimento sociale della vertenza, e di un’iniziativa congiunta con la Regione Puglia, afferma Romaniello, per il quale diventa indispensabile conoscere i programmi aziendali in merito alle difficoltà, anche di natura finanziaria, lamentate nel pagamento di salari arretrati e della cig".
“Tanto più – scrive Romaniello – che secondo quanto informano i quotidiani di economia e finanza, il Cda di Ciccolella ha approvato la relazione sui conti del primo trimestre 2011 che mostra una crescita da 2 milioni a 3,2 milioni di euro. L’azienda che nei giorni scorsi in occasione dello sciopero dei lavoratori di Melfi, ha utilizzato mano d'opera proveniente dallo stabilimento di Molfetta, attualmente in cassa integrazione.
“L’azienda – continua Romaniello – deve sentire la pressione istituzionale della Regione perché la normativa del lavoro si applica, senza alcun cedimento, sull’intero territorio regionale. Tanto meno si possono tollerare comportamenti antisindacali tipici del padronato anni sessanta”.
“Non si può inoltre ignorare – aggiunge il capogruppo Sel – che solo due anni fa è stato firmato il Contratto di programma tra il Ministero dello Sviluppo economico e la società agricola Gc partecipazioni arl del Gruppo Ciccolella per realizzare, nel comune di Candela (FG), il più grande impianto europeo di coltivazioni floricole e piante ornamentali in serra”.
“Investimenti per 52,5 milioni di euro, di cui 35,3 milioni sono a carico dei privati, e 17,2 milioni interamente del Ministero dello Sviluppo economico. Le previsioni di nuova occupazione, a regime, sarebbero state di almeno 130 unità lavorative. Si tratta dunque di definire, con la Regione Puglia, un’azione comune – conclude Romaniello – per la verifica dell’utilizzo degli ingenti finanziamenti pubblici che, per usare le parole dell’allora Ministro allo Sviluppo economico Scajola, avrebbero dovuto rappresentare ‘l’esempio di una strategia mirata del Governo Berlusconi a favore dell’economia meridionale e a sostegno di un settore strategico’ non solo per questo territorio ma per l’intero Paese”.