“La gravità della situazione politica economica e sociale richiede una svolta che rimetta al centro la qualità, la stabilità, i diritti del lavoro. Occorre fare della battaglia per la stabilità occupazionale, la qualificazione del Welfare,il rilancio della contrattazione,la definizione di regole certe per la democrazia e la rappresentanza sindacale il perno dell’iniziativa sindacale e politico per imprimere una reale discontinuità alla fuoriuscita dalla crisi”. E’ quanto si legge in una nota stampa del Cordinamento Regionale de“La CGIL che Vogliamo”.
“A questi obiettivi di fondo corrispondono, in una logica sequenza, l’Accordo separato sul modello contrattuale, l’Accordo separato su Pomigliano e Mirafiori, la Riforma del processo del lavoro, il collegato lavoro, le ipotesi sullo statuto dei lavori che di fatto disegnano con organica strategia un nuovo modello neocorporativo che modifica profondamente ruolo e funzioni del Sindacato e destruttura i Diritti individuali e collettivi dei lavoratori. Allo sciopero dei metalmeccanici – conclude la nota – dovrà seguire lo sciopero generale di domani di tutti i lavoratori pubblici e privati per impedire alla Confindustria sostenuta dal governo e da Cisl, Uil e Ugl di cancellare la liberta’ e la democrazia nei luoghi di lavoro in Italia.
Bas 03