Cciaa: i dati sull’istruzione in Basilicata

Le due province mostrano risultati superiori alla media Italia nell'attrazione verso i corsi scientifici, tecnologici, ingegneristici e matematici (STEM), fondamentale per il futuro sviluppo economico, preparando gli studenti in settori ad alta occupabilità.

“Le province di Potenza e Matera – si legge in un comunicato diffuso dalla Camera di Commercio della Basilicata –  mostrano risultati di spicco nell’accesso all’istruzione superiore e nelle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), evidenziando una forte propensione accademica che si posiziona significativamente meglio della media Italia in diversi parametri chiave. Tuttavia, emergono criticità importanti relative all’istruzione tecnica, alla bassa diffusione delle scuole paritarie e, in modo particolarmente acuto, alla tendenza degli studenti ad iscriversi fuori regione. Ad evidenziarlo, sono gli indicatori dell’istruzione per Potenza e Matera in riferimento all’anno accademico e scolastico 2023-2024, elaborati da Unioncamere e Istituto Guglielmo Tagliacarne e diffusi dalla Camera di commercio della Basilicata”.

“Le note positive – prosegue la Cciaa –  sono l’alta propensione universitaria, che presuppone una forte cultura educativa e una preparazione di base solida nel sistema scolastico locale: entrambe le province registrano un’elevata percentuale di immatricolati all’università rispetto alla popolazione residente di 19 anni. A Potenza la percentuale si attesta al 65,5%, garantendo alla provincia il 17° posto nella graduatoria provinciale nell’Anno Accademico 2023-2024 (con un miglioramento rispetto al 20° posto dell’anno accademico precedente); a Matera la percentuale è del 60,9%, collocando la provincia al 37° posto (A.A. 2023-2024). Forte il miglioramento rispetto alla 57^ posizione dell’anno precedente.

Le due province mostrano risultati superiori alla media Italia nell’attrazione verso i corsi scientifici, tecnologici, ingegneristici e matematici (STEM), fondamentale per il futuro sviluppo economico, preparando gli studenti in settori ad alta occupabilità. A Potenza il 32,2% degli immatricolati si iscrive a corsi STEM, posizionando la provincia al 24° posto. A Matera è il 31,9% (29° posto).

Tra le aree di criticità, invece, spicca l’elevatissima mobilità studentesca fuori regione. Il dato più critico riguarda infatti la percentuale di immatricolati che scelgono di studiare in un’università al di fuori della regione di residenza: Matera registra un tasso di emigrazione universitaria eccezionalmente alto, pari all’85,6%, posizionandosi al 107° posto (tra gli ultimi in Italia). Potenza evidenzia un tasso pari al 68,3%, collocandosi al 102° posto. Per contrastare questo dato si dovrebbe rafforzare il legame università-industria, creando percorsi di tirocinio e placement che garantiscano immediate prospettive occupazionali in regione.

Nonostante la forte propensione universitaria, l’iscrizione agli istituti tecnici è inferiore alla media Italia in entrambe le province: a Potenza solo il 26,3% degli studenti iscritti alle scuole superiori frequenta istituti tecnici, posizionando la provincia al 96° posto. Matera: la percentuale è del 33,2%, ma è comunque considerata peggiore della media Italia, con un 41° posto in graduatoria.

Cosa fare? È cruciale – conclude la Camera di Commercio della Basilicata –  valorizzare l’istruzione tecnica e professionale, magari con campagne di orientamento mirate che promuovano attivamente i percorsi tecnici come vie privilegiate per l’inserimento lavorativo, sfatando il pregiudizio che l’istruzione tecnica sia di serie B”.

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