Braia: Riaprire immediatamente il tavolo sul futuro di Alsia

Il consigliere regionale di Italia viva: “In una notte, il destino dei dipendenti Alsia torna alla situazione pre-2015 senza piano industriale, condivisione e rispetto di lavoratori e sindacati”

“Abbiamo chiesto e ottenuto, insieme ai sindacati, la riapertura di un tavolo di lavoro, senza escludere anche la modifica della norma approvata, che riporta i dipendenti da ruolo unico Regionale a Dipendenti dell’agenzia. Questo in sintesi è avvenuto nell’incontro svolto alla presenza di Cisl, Cgil e Uil, il presidente Bardi, gli assessori Fanelli e Rosa e ad alcuni consiglieri di maggioranza, i quali hanno accettato la nostra mediazione e sono venuti incontro al tema di riaprire il tavolo come accettabile metodo e discutibile merito. Ora si riapra immediatamente la questione e si discuta di un piano industriale e di come accogliere i rilievi della Corte dei conti legati alla relazione tra efficacia ed efficienza della spesa. Ora si chiede di accelerare e convocare gli incontri per arrivare a rivedere, emendare eventualmente la norma, definire ed eventualmente decidere se modificare quanto ad oggi si è determinato.

Lo dichiara il consigliere Luca Braia, capogruppo di Italia viva, che continua affermando: “Gli assessori Rosa e Fanelli sono stati smentiti dai sindacati per la superficialità e presunzione con cui hanno gestito la situazione che, allo stato attuale, è un inaccettabile cambio che spiazza tutti dall’oggi al domani. Sono circa 80 le unità interessate a un cambiamento di status che li riporta indietro di 6 anni, senza certezze e senza garanzie di prospettive”.

“Chiedo che il Governo regionale – dice Braia – si impegni a convocare un tavolo finalizzato a trovare una soluzione condivisa, senza precludere alla possibilità di rivedere la norma che, nella seduta del 4 dicembre2020, è stata approvata a maggioranza con una proposta di legge recante “Disposizioni di integrazione e manutenzione del sistema normativo regionale” e che, a partire dal primo gennaio 2021, tra meno di 20 giorni in pratica, vede il personale regionale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato della Regione, funzionalmente attestato presso l’Alsia, trasferito alle dipendenze della stessa agenzia”.

“Sono intervenuto nella protesta dei dipendenti Alsia davanti al Palazzo della Giunta regionale – spiega Braia – al fine di costruire un incontro con il presidente Bardi e i sindacati. Si rivendica la mancanza assoluta di confronto di questo passaggio dal ruolo unico di dipendenti regionali ottenuto nel 2015 al rientro come dipendenti Alsia. Ci si chiede con quale ratio e quali siano le motivazioni che hanno portato ad approvare un tale provvedimento che stravolge nuovamente le vite di molti lavoratori determinando una scelta non comprensibile. Concordo con i sindacati – aggiunge l’esponente di Italia viva – quando dicono che prima di arrivare a tale decisione doveva esserci un tavolo per condividere un piano industriale, ricordando come nel 2015 il passaggio al ruolo unico fu frutto di due anni di lavoro e confronto, nel periodo 2013/2014, invece, solo qualche riunione senza che vi sia un verbale, argomenti mai trattati e approfonditi”.

“Con questo Governo regionale, oggi, in una notte salta tutto l’assetto organizzativo. Non vi era quindi nessuna intesa, a quanto pare, ma solo una disponibilità ad aprire il tavolo di confronto. I sindacati, soprattutto i lavoratori Alsia, chiedono la sospensione del provvedimento per verificare radicalmente, con un ritorno al passato, quello che fu il percorso a cui si era pervenuti, con soddisfazione di tutte le parti coinvolte, dopo la norma del 2015. Con la scusa della ‘autonomia organizzativa’ all’Alsia – conclude Braia – con un unico provvedimento che appare più come un ‘trasferimento’ coatto di personale si applica l’esatto contrario di quello che suggerirebbe il buon senso e la buona amministrazione, ma soprattutto la Corte dei Conti nei vari giudizi di parifica degli anni passati”.

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