Boreano, Croce Rossa: non sparate su di noi

"La Croce Rossa Italiana, nel particolare la struttura territoriale Comitato Locale Bradano, si sente tirata in ballo, da dichiarazioni da più parti, con particolare riferimento all'immobile preso in fitto a Venoda, adibito a struttura di accoglienza dei migranti lavoratori stagionali, presenti nei territori di Venosa e zone limitrofe". Lo dichiara il presidente della Cri Sergio Labriola.
"Talune affermazioni, alquanto diffamatorie, offendono i lavori di tanti volontari, che si prestano per garantire condizioni di vita migliori, anche se temporanei.
La struttura di Venosa, ad oggi conta la presenza di una trentina di ospiti, forse a molti, è oscuro il sistema di gestione delle strutture di accoglienza, che segue il principio dell'attivazione a step o meglio compreso a quota di presenze.
Attualmente vi sono due container, uno specifico per i servizi igienici, con 5 servizi, l'altro con 5 punti docce, ovvero un bagno ed una doccia ogni 6 persone. Lo standard messo in atto, prevede un servizio per 10 ospiti. Oggi, la struttura ha in uso 5 fornelli, che vengono garantiti come funzionanti, ovvero sostituiti in 24 ore in caso di malfunzionamento.
Nel periodo di attività, la Croce Rossa, ha garantito anche la fornitura di alcuni viveri per coloro che, non vengono impegnati nella raccolta del pomodoro e non hanno mezzi di sostentamento.
In merito alle attrezzature, come i lettini, facciamo presente che rispettano le norme prescrittive e per garantire un maggior comfort, la struttura è stata dotata di materassini idonei.
Noi non facciamo politica e non è corretto sparare sulla Croce Rossa!"

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