Bardi: Enis merita di rappresentarci in Cina

Il Presidente interviene sul caso del 15enne, figlio di madre romena e padre tunisino, che rischia di non poter partecipare alle Olimpiadi di Scienze in Cina perché non ha la cittadinanza italiana pur essendo nato qui. "Merita di rappresentare il Paese in un contesto internazionale".

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Il Presidente della Regione, Vito Bardi

“E’ un ragazzo nato e cresciuto in Italia che ha dimostrato straordinarie capacità scientifiche e merita di rappresentare il nostro Paese in un contesto internazionale così prestigioso come le Olimpiadi di Scienze in Cina”. E’ il commento del Presidente della Regione, Vito Bardi, sulla vicenda di Enis Jelassi, il 15enne che frequenta il Liceo scientifico Galileo Galilei di Potenza, figlio di madre romena e padre tunisino. Si è classificato al secondo posto ai campionati nazionali delle Scienze naturali e gli spetta di diritto la partecipazione alle Olimpiadi internazionali che cominceranno il 7 agosto a Ieso, in Cina. Il problema è che il ragazzo ha il passaporto tunisino e vive a Potenza con un regolare permesso di soggiorno senza, però, avere la cittadinanza: può chiederla, per legge, soltanto al compimento del diciottesimo anno.
“La cittadinanza – dice Bardi – non può essere un automatismo, ma è giusto aprire un dibattito serio e costruttivo su come riconoscere l’appartenenza effettiva all’Italia. Esistono giovani, come Enis, che dimostrano, con i fatti, di essere italiani nei valori, nel comportamento, nello spirito di servizio e nel talento. La Basilicata è fiera di lui come lo sono i suoi docenti, Valentina Cantarelli, che ha creduto per prima nelle sue capacità, e Serena Zaza, presidente regionale Anisn (Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali), riferimento della competizione. A loro va il mio grazie per aver accompagnato e sostenuto questo straordinario percorso. Come Presidente della Regione Basilicata voglio dire a Enis: sei uno dei nostri, lo sei sempre stato. E siamo certi che continuerai a rendere orgogliosa la tua scuola, la tua città e la tua regione”.

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