Autilio (Idv) su Parco natatorio di Viggiano

Per il vice presidente del Consiglio regionale, “occorre modificare il progetto e la localizzazione”

“Prima che sia troppo tardi, l’Amministrazione comunale di Viggiano ripensi ad una diversa progettazione e localizzazione della piscina comunale prevista nel progetto denominato ‘Parco natatorio’, in attuazione del programma triennale delle opere pubbliche 2011-2013, con un investimento di 4 milioni 800 mila euro, provenienti dalle royalties del petrolio”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Autilio (Idv) sottolineando che “il cosiddetto Parco natatorio con tutte le strutture riferite oltre ad attività sportive anche a servizi per il tempo libero, non può che puntare su un’utenza vasta che ne giustifichi l’investimento e quindi la scelta progettuale”.

“Pertanto, ipotizzare a ridosso del centro abitato di Viggiano la localizzazione di quello che si preannuncia come un grande impianto per attività natatorie, come è desumibile dall’importo di finanziamento previsto, non mi sembra risponda a questa logica. Il progetto inoltre – continua Autilio – appare in stridente contraddizione con la strategia del Piano strutturale Val d’Agri che è uno strumento rilevante per programmare soprattutto opere pubbliche con una visione almeno comprensoriale. Di qui l’indicazione per una localizzazione più a valle, ad esempio in contrada Case Rosse o in altra area ricadente sempre nel territorio comunale di Viggiano”.

Secondo Autilio “un altro elemento da tenere in debita considerazione riguarda le caratteristiche tecniche dell’impianto che dovrebbero essere ‘olimpioniche’ per consentire attività sportive e gare riconosciute dalle federazioni degli sport d’acqua ed evitare che diventi un doppione di altri impianti simili già presenti in Val d’Agri e in regione. In proposito, non va sottovalutata la carenza sull’intero territorio regionale di una piscina olimpionica, che costringe la squadra di Potenza di palla a nuoto a disputare il proprio campionato fuori regione”.

“Quanto ai problemi, non certo secondari, della gestione della struttura, ci sono tecniche moderne, sperimentate con successo in numerosi impianti natatori, e l’utilizzo di energie alternative che consentono di abbattere i costi che verrebbero ulteriormente compressi puntando ad un’utenza vasta regionale ed extraregionale. Le soluzioni gestionali – conclude Autilio – vanno individuate attraverso forme consortili nell’ambito della cooperazione istituzionale tra i Comuni della Val d’Agri, aspetto che rafforza l’esigenza di non far prevalere interessi localistici che non si conciliano con le esigenze di nuovo sviluppo sociale ed economico del comprensorio”.

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