Per il consigliere Idv “a parte le affermazioni di chiaro stampo leghista e pertanto non nuove del Governatore veneto, si tratta adesso di verificare gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale rispetto alla volontà del Governo”
“Come se non bastasse il ricorso per bloccare la seconda tranche di fondi destinati alla card carburante destinata agli automobilisti lucani, il nuovo ricorso della Regione Veneto, per impugnare vari articoli del decreto legge 138 (Patto stabilità) sostenendo che in particolare il 5 bis, voluto dal Governo per favorire lo sviluppo delle regioni dell’obiettivo convergenza (tra cui la Basilicata) e realizzazione del Piano Sud, considerando la nostra Regione, secondo quanto dichiara il Governatore Zaia, ‘non virtuosa’, è l’ennesima testimonianza che si vuole incrinare l’unità del Paese e con essa il sistema della solidarietà tra Regioni e comunità regionali”. E’ il commento del presidente della Seconda Commissione (Bilancio-Programmazione) Antonio Autilio alla sentenza n. 176 del 2 luglio scorso, con la quale la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del Veneto, riconoscendo che la norma dello Stato lederebbe le sue prerogative, '’con specifico riguardo all'autonomia finanziaria’.
“A parte le affermazioni di chiaro stampo leghista e pertanto non nuove del Governatore veneto, si tratta adesso di verificare gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale rispetto alla volontà del Governo, sostenuta dalla grande maggioranza del Parlamento, di predisporre strumenti di sviluppo territoriale tali da attuare una perequazione finanziaria tra le Regioni, consentendo loro di eccedere in termini di competenza e di cassa i limiti di spesa fissati dalla normativa. Non si può sottacere che nel ricorso del Veneto si contesta quella che viene definita “l'irrazionale preferenza riconosciuta alle sole 'regioni dell'obiettivo convergenza e del piano per il sud'' (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Non è certamente nella contrapposizione tra Regioni del Nord e del Sud – afferma Autilio – che è possibile sciogliere i nodi del Patto di Stabilità che imbrigliano, indistintamente, l’attività di crescita e sviluppo di tutte le Regioni italiane e che la Conferenza delle Regioni sta affrontando con una strategia ed una proposta condivisa da tutti i Governatori, come diventa sempre più necessario fare chiarezza in materia di autonomia finanziaria delle Regioni”.