Il consigliere regionale del Gruppo misto: “L’ufficio legale conferma quanto da noi denunciato sul lavoro interinale”
“Nei giorni scorsi, sia nella terza Commissione consiliare (Attività produttive – territorio – ambiente) che nella seconda (Bilancio e programmazione), non si è riusciti a definire la delicata questione inerente la ipotesi di assunzione tramite agenzia interinale all’Arpab a seguito della richiesta/volontà di rinvio da parte della maggioranza”. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale del Gruppo misto, Giannino Romaniello, che continua affermando: “un rinvio che ha visto la seconda Commissione costretta a rinviare l’esame e, quindi, esprimere il parere sull’atto relativo alla variazione al bilancio di previsione pluriennale 2016-2018 dell’Arpab in quanto nello stesso è prevista la messa in bilancio delle poste finanziarie riguardanti il Masterplan approvato dalla Giunta, tematica oggetto della discussione in terza Commissione (che si esprime sul merito, ma non sul bilancio) in quanto materia attinente la programmazione dell’ attività dell’ente che deve essere approvata dal Consiglio”.<br /><br />“Cos’è avvenuto? In sintesi – precisa Romaniello – la terza Commissione si è trovata di fronte all’approvazione del masterplan avvenuto in assenza dell’approvazione del piano triennale e annuale delle attività dell’Arpab ai sensi dell’articolo13 della legge regionale 37/2015. Un modo di procedere a parere delle forze di minoranza, inedito e non rispettoso della legge regionale da parte della Giunta, tanto da portare l’intera Commissione a chiedere il parere dell’ufficio legale della Regione. Un parere pervenuto – ricorda Romaniello – e che nei fatti conferma la giustezza delle osservazioni da noi avanzate riguardo alla impossibilità da parte di Arpab di dar corso all’attuazione del Masterplan approvato dalla Giunta regionale in assenza dell’approvazione da parte del Consiglio regionale del piano triennale e conseguente piano annuale delle attività. Un Masterplan le cui attività s’intendono svolgere con personale assunto tramite agenzie interinale in assenza di programmazione triennale e annuale così come previsto dall’art 13 legge regionale 37/2015?”.<br /><br />“Siamo, insomma, di fronte ad un modo di procedere da parte dei vertici Arpab e della Giunta regionale, molto, ma molto discutibile ed approssimativo in una materia qual è il controllo ambientale che va garantito con programmi puntuali ed attività costanti piuttosto che lasciati ad attività una tantum e pure svolte da lavoratori dipendenti da società interinali, pertanto – ribadisce Romaniello – confermiamo la nostra netta contrarietà al prosieguo della procedure del bando per gli interinali. L’Arpab ha l’obbligo di predisporre il piano triennale che il Consiglio regionale deve approvare, essendo documento di programmazione e, pertanto, propedeutico a qualsiasi programma di attività. A tal riguardo evidenziamo che – prosegue Romaniello – una delle ragioni della bocciatura del Bilancio regionale da parte della Corte dei Conti, riguarda proprio il richiamo al rispetto delle procedure previste dalle leggi regionali da parte della Giunta”.<br /><br />“Alla luce delle considerazioni fatte dall’ufficio legale, nonché dei rilievi della Corte dei Conti ma, cosa non secondaria, il fatto che l’Arpab non può svolgere la propria funzione vivendo alla giornata, ma deve programmare la propria attività tenendo conto di quanto deciso dalla Conferenza Permanente supportata dal Comitato tecnico di cui agli articoli 25 e 26 della legge regionale 37/2015, consideriamo necessario – conclude Romaniello – sospendere il bando sul lavoro interinale e dare attuazione integrale alla legge di riforma dell’Arpab approvata appena un anno fa”.<br />