Il testo, proposto da Polese, Cifarelli e Mollica, punta alla valorizzazione e fruizione dei beni immateriali e materiali non più utilizzati per il processo produttivo, che costituiscono testimonianza storica del lavoro e della cultura industriale
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Psi, Udc, Pdl-Fi, Lb-Fdi, Pp e Romaniello del Gm e due astensioni del M5s) una proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Polese, Cifarelli (Pd) e Mollica (Udc) sulla “Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio regionale”. Il principale scopo del provvedimento è quello di promuovere “la valorizzazione e la fruizione del patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio, riconoscendone il valore che esso riveste per la cultura e per lo sviluppo economico regionale”. Per l’attuazione della legge previsto uno stanziamento di 200 mila euro nel triennio 2017/2019.<br /><br />Per patrimonio di archeologia industriale si intende il complesso dei beni immateriali e materiali non più utilizzati per il processo produttivo, che costituiscono testimonianza storica del lavoro e della cultura industriale presenti sul territorio regionale, quali: i complessi industriali, le fabbriche e le relative strutture di servizio e di pertinenza, le macchine e le attrezzature, i prodotti originali dei processi industriali, gli archivi, le raccolte librarie e documentarie, ivi comprese quelle relative a disegni, fotografie e filmati, le collezioni e le serie di oggetti riguardanti l’industria, nonché i siti estrattivi dismessi.<br /><br />Prevista l’istituzione presso il Dipartimento “Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca” della Regione Basilicata, di una Consulta regionale che avrà il compito di formulare proposte alla Giunta regionale al fine della valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale e di esprimere parere obbligatorio e non vincolante sul Programma triennale per la valorizzazione industriale e sul Piano annuale.