Dice il capogruppo del Centro democratico: “Anche la Basilicata sta cambiando, ne prenda atto innanzitutto il Pd”. “La strada da imboccare è quella di farsi aiutare dal civismo, dall’impegno e dalla partecipazione dei cittadini”
“Questa volta il messaggio degli elettori non si presta ai soliti giochi di interpretazione nei quali tutti hanno vinto e nessuno ha perso. E’ un messaggio inequivocabile che non si limita ai risultati di Roma, Torino come di altre medie e grandi città, perchè anche la Basilicata sta cambiando ed è bene che il Pd lucano apra gli occhi e se ne renda conto”. E’ il pensiero del consigliere regionale del Centro democratico, Nicola Benedetto.<br /><br />“Gli elettori della nostra regione – afferma Benedetto - è accaduto a Pisticci, tra vecchia e nuova proposta politica scelgono la nuova, pur mettendo in conto qualche rischio per fattori di inesperienza amministrativa. E attenzione a liquidare, frettolosamente e magari come scorciatoia di giustificazione, la lezione del voto con atteggiamento di antipolitica e di protesta. E’ una lezione più complessa da interpretare e che, per quanto mi riguarda, non mi coglie di sorpresa. Già due anni fa – ricorda il consigliere del Cd - a Bernalda la lista civica che ha vinto le elezioni comunali ha dimostrato che i vecchi recinti di coalizione non hanno più motivo di esistere, che non si possono più fare liste e alleanze nelle stanze dei partiti e che soprattutto il tradizionale centrosinistra non ha più appeal. Da questa verità politica, confermata solennemente in questa tornata elettorale, si può ripartire per dare risposte di governabilità locale e regionale all’altezza dei bisogni dei cittadini e delle esigenze dei territori. Se si vuole realmente avviare un processo di modernità, senza cedere nulla alla vera antipolitica, non contro i consensi che i cittadini hanno liberamente dato ai candidati sindaci, come alla protesta populistica e, soprattutto, far tornare gli elettori alle urne recuperando fiducia nelle istituzioni, la strada da imboccare è quella di farsi aiutare dal civismo, dall’impegno e dalla partecipazione dei cittadini. Allargare la responsabilità di governo e contare sulle esperienze professionali maturate sul territorio e a contatto con le popolazioni oltre che sulla volontà di servizio sono le soluzioni più efficaci in alternativa all’attesa di una nuova sconfitta elettorale magari già con il referendum costituzionale del prossimo autunno. Ed è proprio quello di cui ha bisogno la Città di Matera – sottolinea Benedetto - nella fase delicatissima di rilancio dell’azione amministrativa verso il 2019 per non disperdere il patrimonio di cambiamento e discontinuità con il passato e nella consapevolezza di poter contare su energie ideali e civili in grado di vincere la sfida della Capitale Europea della Cultura”.<br /><br />“Quanto al risultato di Pisticci – dice Benedetto – il Pd ha un motivo in più per riflettere e fare autocritica: avevo messo in guardia i gruppi dirigenti regionali e locali – conclude – sulle conseguenze di scelte autoritarie, come quella dell’autocandidatura del sindaco della lista ufficiale di partito senza alcuna preventiva consultazione con gli alleati, e di divisione dell’elettorato moderato e di centro”.<br />