Una giornata storica per il settore primario lucano.L’Assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Carmine Cicala, ha convocato oggi, nell’arco di un’intera giornata, tutte le componenti del comparto agricolo, zootecnico e forestale della Basilicata. Il risultato è un documento unitario sottoscritto da tutte le organizzazioni presenti: un fatto senza precedenti nella storia recente della Regione.
“Ho voluto fortemente questi incontri”, dichiara l’Assessore Cicala. “Non per gestire una crisi, ma per costruire un protagonismo del territorio. Chi lavora ogni giorno nei campi, negli allevamenti, nei boschi e nelle cantine non può essere spettatore delle scelte che riguardano il proprio futuro: deve essere protagonista. E oggi il settore primario lucano ha dimostrato di essere maturo, unito e consapevole del proprio valore strategico.”
Quattro incontri consecutivi hanno scandito la giornata:
• Ore 10: Tavolo Verde (Coldiretti, CIA, Copagri)
• Ore 12: Associazione Regionale Allevatori
• Ore 14: Organizzazioni sindacali del comparto forestale (FAI-CISL, FLAI-CGIL, UILA-UIL)
• Ore 16: Enoteca Regionale Lucana e rappresentanti del settore vitivinicolo
“Questo documento è il risultato di un lavoro di ascolto, confronto e costruzione condivisa. È la dimostrazione che quando si dà voce al territorio, il territorio risponde con maturità e senso di responsabilità.”
Il documento sottoscritto si articola su tre pilastri fondamentali:
1. RICONOSCIMENTO DEL RUOLO STRATEGICO: il settore primario chiede che agricoltura, zootecnia e forestazione siano riconosciuti come pilastro numero uno dell’economia lucana, con conseguente sostegno istituzionale, politico ed economico adeguato a questo ruolo.
2. RISPETTO DELL’IMPEGNO DELL’11 NOVEMBRE: il documento richiama l’impegno formale assunto dalla Giunta Regionale con la delibera dell’11 novembre 2025, votata all’unanimità, che prevede l’inserimento nel bilancio 2026 di risorse per oltre 30 milioni di euro per chiudere le esigenze finanziarie 2025 del settore agricolo, forestale e zootecnico.
3. PROGRAMMAZIONE CERTA PER IL 2026: oltrealla chiusura del 2025, il documento chiede certezze sulla programmazione del fabbisogno finanziario per il 2026, che ammonta a oltre 80 milioni di euro, necessari per garantire il funzionamento ordinario del settore.
Il documento identifica tre priorità irrinunciabili per chiudere il 2025:
• FORESTAZIONE: Fondi per la chiusura dei progetti 2025, oltre alle esigenze SAAP e ASA.
“Gli oltre 4.000 lavoratori del comparto idraulico-forestale hanno già un livello occupazionale al limite”, ricorda Cicala. “Ridurre sarebbe devastante per le aree montane.”
• CANONI IRRIGUI: Per evitare il loro aumento.
“Gli agricoltori hanno già subito due anni di crisi idrica, con l’invaso di Monte Cotugno crollato da 113 a 34 milioni di metri cubi. Sostenere i canoni irrigui in questo contesto è fondamentale.”
• EMERGENZA ZOOTECNICA: Risorse per sostenere un settore strategico.
“I contributi per il miglioramento genetico e l’assistenza tecnica rappresentano uno strumento fondamentale per rafforzare la nostra zootecnia di eccellenza. Grazie a questi interventi, il settore continua ad essere un presidio vitale per le aree rurali, contribuendo in modo decisivo a mantenerle vive e dinamiche e contrastando efficacemente il fenomeno dello spopolamento.”
Il lavoro di queste settimane ha permesso di presentare alla Direzione Bilancio non solo le richieste del territorio, ma anche le opzioni tecniche per trovare le coperture finanziarie: dalle compensazioni ambientali alle rimodulazioni di progetti discrezionali, dall’utilizzo dell’avanzo di amministrazione alle anticipazioni su fondi in arrivo. Opzioni concrete che permettono di onorare gli impegni senza penalizzare chi già si trova in difficoltà.
Oggi questo documento unitario rappresenta la maturità del settore primario lucano e richiede una risposta istituzionale all’altezza. Serve ora una decisione condivisa della Giunta, con il Presidente Bardi nella sua competenza sul bilancio, per dare concretezza a questo percorso.
Cicala è chiaro sui prossimi passaggi: “Trasmetterò formalmente questo documento alla Giunta Regionale. È un documento DEL territorio e PER il territorio. Rappresenta la voce unitaria di migliaia di lavoratori, imprese agricole, allevatori e produttori. Ha un peso politico enorme e richiede una risposta istituzionale all’altezza.”
La scelta di convocare tutte le categorie nella stessa giornata non è casuale. “Bisogna ascoltare chi produce, chi crea valore, chi tutela il territorio. Questa è la vera democrazia: dare voce a chi ogni giorno fa vivere l’agricoltura lucana.” Afferma l’Assessore
Il documento prevede che, qualora gli impegni assunti non vengano rispettati, le organizzazioni si riservano di attivare tutte le forme legittime di protesta e mobilitazione per tutelare gli interessi del settore.
“La preoccupazione del territorio è legittima”, riconosce Cicala. “Hanno aspettato mesi per avere certezze. L’impegno dell’11 novembre è stato un primo passo importante. Ora devono vedere fatti concreti nel bilancio 2026.”
“Il bilancio previsionale 2026 dovrà essere approvato in giunta entro il 30 novembre: un tempo stretto ma sufficiente per trasformare gli impegni in fatti concreti”,sottolinea l’Assessore.
Cicala conclude con un messaggio di responsabilità istituzionale: “Sono fiducioso che la Giunta, con il Presidente Bardi – che ha la competenza sul bilancio – sarà all’altezza di questa sfida. Non è solo una questione di numeri: è una questione di credibilità delle istituzioni verso il territorio. Il settore primario è il pilastro della Basilicata. Quando il pilastro è solido, tutta la casa regge. Se il pilastro viene indebolito, tutta la casa rischia di crollare.”
Il documento firmato oggi rappresenta la sintesi di posizioni diverse – dalle organizzazioni agricole agli allevatori, dai sindacati forestali ai produttori vitivinicoli – ma unite da un obiettivo comune: il riconoscimento del valore strategico del settore primario e la certezza delle risorse necessarie per lavorare.