Acqua, Taddei e Latronico preoccupati come il Pdl di Senise

“Il presidente della regione Puglia, Niki Vendola, non può decidere opere pubbliche da realizzarsi nella nostra regione”. Così l’on. Vincenzo Taddei e il Sen. Cosimo Latronico commentano la notizia della decisione della Puglia di raddoppiare la condotta del Sinni. “Pertanto – continuano i due parlamentari del Pdl – il progetto di raddoppiare la condotta del Sinni, deciso nel programma Fas della Regione Puglia, non è assolutamente accettabile senza un preventivo assenso delle istituzioni preposte a ciò, ad iniziare dalla Regione Basilicata e dal comitato istituzionale, formato da rappresentanti di entrambe le Regioni e del ministero delle Infrastrutture e costituito con l’accordo quadro sulle risorse idriche siglato nel 1999. Quindi era e rimane indispensabile che prima di procedere ad ipotizzare tali iniziative si verifichi, alla luce della capacità idrica regionale, se vi sia ancora la possibilità di trasferire ulteriore acqua alla Puglia, atteso che sia necessario tutelare, prioritariamente, le esigenze idriche dei lucani, potabili ed agricole. Dopo tale verifica, così come accaduto nel passato, in ossequio al principio di solidarietà tra territori, riteniamo sia possibile procedere ad una riformulazione dell’accordo tra le due regioni attraverso una puntuale quantificazione dell’acqua da dare alla Puglia con le relative compensazioni e quindi, solo posteriormente, prendere anche in esame tale nuova idea progettuale. Al fine di fare chiarezza – concludono Taddei e Latronico – invitiamo il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo, che è anche presidente del comitato istituzionale, ad avviare celermente le consultazioni con i territori interessati e a riunire lo stesso comitato istituzionale sull’acqua. Tutto ciò per verificare che concretamente sussistano le condizioni per la realizzazione di tale opera”.

BAS 05

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