Accordo tra Ater Matera e Unibas

Il progetto mira a sviluppare studi, ricerche e progetti di rigenerazione urbana nei contesti residenziali pubblici con l’obiettivo di definire linee guida per la progettazione di spazi abitativi in grado di migliorare la qualità della vita e rafforzare l’identità dei quartieri popolari

È stato firmato l’Accordo operativo ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990 tra l’ATER di Matera e l’Università degli Studi della Basilicata – Dipartimento per l’Innovazione Umanistica, Scientifica e Sociale (DIUSS), per dare vita al progetto “Rigenerare l’abitare pubblico – Laboratorio di idee per i quartieri ATER di Matera”.

L’intesa rappresenta una sperimentazione unica nel panorama regionale, ponendo le basi per un nuovo modo di concepire l’abitare pubblico: sostenibile, inclusivo e capace di valorizzare il patrimonio residenziale pubblico, attraverso la ricerca e la progettazione architettonica contemporanea.

Il progetto mira a sviluppare studi, ricerche e progetti di rigenerazione urbana nei contesti residenziali pubblici della città di Matera e provincia, con l’obiettivo di definire linee guida innovative per la riqualificazione e la progettazione di spazi abitativi di nuova generazione, in grado di migliorare la qualità della vita e rafforzare l’identità dei quartieri popolari.

Elemento distintivo dell’accordo è il coinvolgimento attivo degli studenti, dei docenti e dei ricercatori del Corso di Laurea in Architettura dell’Università della Basilicata, che trasformeranno la didattica in un vero e proprio laboratorio di sperimentazione progettuale, attraverso workshop, seminari pubblici e attività di ricerca applicata. I risultati saranno presentati in una mostra conclusiva, aperta alla cittadinanza e alle istituzioni, a testimonianza di un percorso condiviso tra università e territorio.

Con questo accordo – dichiara Maridemo Giammetta, Amministratore Unico dell’ATER di Matera – avviamo una nuova stagione dell’abitare pubblico, fondata sulla collaborazione tra istituzioni, ricerca e innovazione. È un passo concreto per ripensare i quartieri popolari, rendendoli più vivibili, sostenibili e a misura di comunità. Una sperimentazione che può diventare un modello per l’intera regione.”

Si tratta di un’iniziativa di grande valore formativo e culturale – sottolinea il Prof. Francesco Panarelli, Direttore del DIUSS – perché consente ai nostri studenti di misurarsi con progetti reali, sperimentando soluzioni architettoniche capaci di generare impatto sociale e territoriale. Questo percorso rafforza l’attrattività del nostro Corso di Architettura, che si conferma come un polo di eccellenza nel dialogo tra sapere accademico e trasformazione urbana.”

Con la firma del protocollo si apre dunque una collaborazione sperimentale tra ATER e Università della Basilicata, finalizzata a promuovere nuove pratiche di rigenerazione urbana e sociale, valorizzando il patrimonio residenziale pubblico e creando opportunità di crescita, innovazione e formazione sul campo per le giovani generazioni di architetti lucani.

 

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