A Pomarico le riprese del film “U Sciurlat”

Dal 25 al 30 agosto le riprese del nuovo cortometraggio firmato Bambu Film. L’opera, diretta da Ottavia Farchi e scritta con Arianna Pignataro e Antonio Falotico, nasce come un omaggio affettivo e culturale alle radici lucane, alla loro storia e al legame profondo con la terra

Un momento delle riprese del film

Dal 25 al 30 agosto 2025 Pomarico si è trasformata in un vero e proprio set cinematografico per le riprese di U Sciurlat, nuovo cortometraggio firmato Bambu Film. L’opera, diretta da Ottavia Farchi e scritta a più mani da Farchi stessa, Arianna Pignataro e Antonio Falotico, nasce come un omaggio affettivo e culturale alle radici lucane, alla loro storia e al legame profondo con la terra.

“È un progetto che nasce dal cuore – ha dichiarato Antonio Falotico, direttore di produzione e figlio del pomaricano Francesco Falotico – abbiamo voluto coinvolgere la comunità e far sentire il paese protagonista, per raccontare storie vere, ispirate ai volti e alle voci di Pomarico”.

Il coinvolgimento della cittadinanza è stato infatti uno degli elementi più significativi: già il 19 luglio, presso la sede della Pro Loco di Pomarico, la produzione aveva avviato la selezione di cinquanta comparse, dai bambini di sette anni fino agli anziani di ottanta, con l’obiettivo di restituire autenticità e profondità alle scene. Fondamentale, in questa occasione, è stata la collaborazione della Pro Loco E. Mattei, con il suo presidente Michele Colasurdo e tutti i soci, che hanno dato un prezioso contributo alla realizzazione del cortometraggio.

Ambientato nella Basilicata degli anni Settanta, U Sciurlat affronta temi e riflessioni di grande attualità, intrecciando dinamiche sociali e tradizionali di una comunità rurale alle prese con i cambiamenti indotti dal progresso tecnologico. Paesaggi, tradizioni e memorie diventano così sfondo e, allo stesso tempo, protagonisti di una narrazione che affonda le radici nelle bellezze naturali e culturali del territorio lucano.

Arianna Pignataro, Gabriele Armenise, Ottavia Farchi, Antonio Falotico e Aurora Lorusso sono gli artefici di questo progetto che possono già vantare premi e riconoscimenti a livello nazionale. Il soggetto, scritto da Falotico, Farchi e Pignataro, ha ottenuto una menzione speciale al Premio Medioli di Parma, mentre la sceneggiatura – firmata da Farchi e Pignataro – è stata insignita del Premio Inedito a Torino come miglior sceneggiatura, presentata in occasione del Salone Internazionale del Libro.

Bambu Film si conferma come collettivo indipendente attento a progetti con un forte radicamento nel territorio e un occhio vigile su tematiche sociali e ambientali. Con U Sciurlat prosegue la sua missione di dare voce a storie autentiche, capaci di unire memoria, identità e riflessione contemporanea. Il risultato è un cortometraggio che non si limita a rappresentare la Basilicata, ma la restituisce al pubblico nella sua dimensione più intima: un mosaico di emozioni, tradizioni e cambiamenti, visto attraverso lo sguardo di chi quella terra la vive e la racconta.

“Pomarico ha accolto questo progetto con entusiasmo – ha dichiarato l’assessore alla cultura Beatrice Difesca – perché parla di noi, delle nostre radici e della nostra identità. È un’occasione importante non solo per valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico del nostro territorio, ma anche per rafforzare il senso di comunità attraverso l’arte e il cinema. L’amministrazione comunale sostiene con convinzione queste iniziative perché crediamo che la cultura sia uno strumento di crescita collettiva e di sviluppo, capace di generare nuove opportunità soprattutto per i più giovani. U Sciurlat non è soltanto un film, ma un momento di condivisione che resterà nella memoria di Pomarico e contribuirà a diffondere l’immagine autentica della nostra terra ben oltre i confini regionali”.

“Questo cortometraggio – ha aggiunto il sindaco e Presidente della Provincia Francesco Mancini – rappresenta un orgoglio per Pomarico e per tutta la Basilicata. Vedere il nostro paese trasformarsi in un set e diventare protagonista di una storia che porta con sé valori universali, ma radicati profondamente nella nostra terra, è un segno di quanto il cinema possa essere strumento di promozione culturale e turistica. Siamo fieri che una produzione di qualità abbia scelto Pomarico come luogo simbolo di autenticità e memoria”.

 

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