Il batterista e compositore messicano Israel Varela ed il pianista romano Enrico Pieranunzi sono i big che domenica 31 agosto chiuderanno la fase estiva del Gezziamoci, il Jazz festival della Basilicata, il primo con un concerto all’alba in una località che sarà rivelata soltanto alla partenza e l’altro con un concerto nel Giardino dell’Hotel del Campo, in via Lucrezio, a Matera. I due grandi musicisti saranno accompagnati dal talentuoso flautista Aldo Di Caterino.
Il concerto all’alba è da sempre un marchio distintivo del festival, quest’anno alla sua 38ª edizione, organizzato dall’associazione culturale materana Onyx Jazz Club. Una scelta dal sapore romantico, alle prime luci del giorno, che sono l’annuncio di un tempo tutto da scoprire e da vivere, un po’ come l’improvvisazione nel jazz, in un mix di colori, di odori, di suoni. Con una performance totalmente improvvisata e con note ricche di magia l’inconfondibile stile “latino” di Israel Varela, batteria, uno degli artisti più richiesti in Europa, e il talento del giovanissimo Aldo Di Caterino, flauto, condurranno quasi per mano il pubblico del Gezziamoci in un mondo incantato dove le emozioni, le suggestioni, le fantasie sono di casa. Una colazione abbondante offerta dal Gezziamoci farà tutto il resto.
Il Gezziamoci estate sfumerà sulle note di Enrico Pieranunzi e Aldo Di Caterino Ensemble. Il concerto avrà inizio alle 21 nel giardino del jazz, come è stato consacrato il Giardino dell’Hotel del Campo in questa edizione del festival. L’Ensemble presenterà “Heroes”, un album che esprime le doti artistiche di un veterano del jazz e di tre giovani musicisti di grande talento e conclamata carriera. Se poi si tratta di Pieranunzi, il Maestro indiscusso del pianismo jazz internazionale, potremmo definire questo disco una garanzia di qualità, sia interpretativa che compositiva. L’ensemble degli eroi annovera il barese Aldo Di Caterino, che rappresenta il classico caso di musicista “superiore”. Seppur giovanissimo vanta già una serie di premi, riconoscimenti, attestati e collaborazioni di grande prestigio. Il supporto ritmico e compositivo è completato dalla presenza di Carlo Bavetta, al contrabbasso, e Cesare Mangiacavallo, alla batteria. Un esempio di quanto la nuova generazione italiana sia fluida, potente, naturalmente moderna, ma anche perfettamente consapevole e conoscitrice della tradizione, delle radici del jazz. La classe e la maestria di Enrico Pieranunzi, l’eleganza, l’armoniosità del suono del flauto, il repertorio composto da superbe composizioni originali ci regalano un disco meraviglioso, lirico, curato in ogni dettaglio ed una esperienza d’ascolto assai intrigante.