150 anni; De Filippo: Italia ha bisogno del carattere lucano

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Il presidente al Consiglio solenne analizza il contributo offerto dalla Basilicata al Risorgimento e quello che ancora può offrire mentre “gli umori antiunitari crescono e vi sono forze antinazionali che dominano”

“Guardando ai nostri moti risorgimentali, mi sentirei di proporre addirittura il carattere lucano, agli italiani e soprattutto ai meridionali, quel carattere di tutti per intenderci, il sottofondo coesivo della nostra etnografia quasi fatto di passi determinati e di riforme, senza palingenesi rivoluzionarie, misurato con virtù antieroiche”. Sì è concentrato sul contributo offerto dalla Basilicata nel Risorgimento (“fu la prima Provincia del Sud continentale a insorgere contro i Borbone, prima della sconfitta di questa dinastia, cinque giorni prima che Garibaldi passasse lo stretto”) e su quello che ancora possono offrire mentre “nella centocinquantesima festa nazionale gli umori antiunitari crescono e vi sono forze antinazionali che dominano, con ogni evidenza, la scena istituzionale”.
Il presidente De Filippo ha fatto cenno alla prospettiva federale dello Stato, spiegando che “le nostre virtù ci impongono di accogliere la sfida di questo nuovo strumento detto federalismo fiscale se serve anche a chiudere definitivamente una facile geografia degli sprechi e delle inefficienze” ma ha anche sottolineato che “si sente in questo vorticoso moto di assestamento della nuova sagomatura della Repubblica la necessità di costruire unioni, alleanze sane e strategie unitarie del sistema istituzionale della Basilicata a favore dei lucani”.
Le ragioni unitarie fortemente avvertite in Basilicata sono state il filo conduttore dell’intervento del Presidente Folino, partendo dall’analisi storica dei 150 anni del Paese e della fase preunitaria, per giungere ai giorni nostri. “Qualcuno – ha detto – vuole farci credere, che non è mai esistita l’Italia. Altri, annotano, quotidianamente quasi una cancellazione geografica di una grande regione del Sud: la Basilicata. E’ un incrocio eccezionale della nostra storia nazionale e regionale quello che abbiamo di fronte. E siamo appena alla fine di un primo ventennio di realtà politica arrovellata e confusa che – ha ammonito – potrebbe disorientarci verso scorciatoie dannosissime”.
Ma dal presidente De Filippo sono venute anche parole di fiducia rispetto alle incertezze e gli interrogativi dell’attuale momento storico. “La storia italiana – ha detto – per molti aspetti, contiene già le sue risposte anche agli interrogativi che oggi ci poniamo per il futuro. Quella lucana in alcuni tratti pare ancora più chiara” sottolineando la “ricchezza di valori che in questo viaggio all’indietro si può ritrovare. Sono le parole di futuro – ha concluso – il messaggio dalle aspirazioni lunghe e durature che quasi con ostinazione diffonde ogni giorno il Presidente Napolitano. La nostra storia è uno scenario stupefacente, imprevedibile”.

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