Nardiello (Pdci), con Bersani Pd supera idea autosufficienza

“L’intervento di Bersani ieri a Potenza conferma che la segreteria del Pd sembra aver superato l’idea dell’autosufficienza e del cosiddetto bipartitismo puro. Anche se il Pd deve ancora sciogliere il nodo delle “alleanze privilegiate” la nostra proposta di un patto su alcune grandi questioni democratiche e sulle emergenze lavoro e Mezzogiorno si rafforza”. A sostenerlo è Giacomo Nardiello, componente della segreteria regionale e della direzione nazionale del Pdci-FdS, sottolineando che “un patto di legislatura tra federazione della sinistra e Pd tra l’altro su lotta al precariato, scuola pubblica ed equità fiscale ci eviterebbe di ripiombare nella situazione dell’Unione di Prodi quando si aprivano fibrillazioni quotidiane e sempre più difficili da ricondurre a governo unitario. Se questa diventa una necessità e una tappa obbligata del rilancio del confronto nel centrosinistra che si prepara al dopo berlusconismo, in Basilicata – continua l’esponente del Pdci-FdS – il rapporto tra Pd e sinistra nella sua diversa articolazione deve fare un passo avanti per affrontare con maggiore determinazione l’emergenza sociale e giovanile. Solo la sinistra che interpreta aspettative, ansie e bisogni di ceti sociali deboli, senza lavoro e giovani può dare un contributo al rilancio dell’attività della Giunta De Filippo che non deve certamente fermarsi con il Reddito Ponte o con misure ancora insufficienti rispetto alla gravità della situazione. Non si possono sottovalutare i segnali di protesta sociale che vengono dal territorio e che potrebbero scatenare, come sta accadendo a Napoli e a Terzigno, in azioni di rivolta contro tutti. Per questo diventa essenziale recuperare consensi nei sindacati confederali e tra questi nel sindacato dei lavoratori metalmeccanici che non piegano la testa di fronte ai ricatti padronali. Non ci vuole molto per capire attorno alla piattaforma della manifestazione nazionale della Fiom è possibile ricostruire l'avvenire e la modernità del Paese. E' moderno un Paese che considera di troppo la richiesta di dignità di valore del lavoro che è venuto dalla piazza di sabato? Sì, è l'unica vera modernità dopo squallidi anni di leggi ad personam e di centralità di un'impresa, come la Fiat di Marchionne, che non riesce a vincere le scommesse del mercato e della competitività e si rifà sui lavoratori. Non se ne può più di antiberlusconismo a buon mercato. L'unico antiberlusconismo è quello che vuole una società giusta, egualitaria, nel rispetto della legalità e delle regole”.
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