Nardiello: patto Fds-Sel per unità sinistra lucana

Un “Patto di azione” con Sinistra Ecologia e Libertà per rilanciare il confronto a sinistra e per costruire una nuova unità, nella piena autonomia e senza però nascondere le differenze di strategia che ci dividono: è la proposta di Giacomo Nardiello, componente della segreteria regionale e della direzione nazionale del Pdci-FdS, alla vigilia del congresso provinciale di Potenza di Sel.
“Noi siamo pronti – aggiunge – a rimettere insieme in un unico partito quelli che sono rimasti comunisti e a fare un’alleanza con tutte le forze della sinistra, innanzitutto con Sinistra e libertà. Ma vogliamo che la Federazione della sinistra si allarghi. Se resta la somma di Prc e Pdci, più altri compagni stimati, rischia di essere una finzione. Questa è la nostra posizione, il nostro congresso avrà al centro l’obiettivo di ricostruire il partito comunista. Per il resto rispettiamo il dibattito che c’è in Rifondazione e in Sinistra e Libertà, tuttavia una risposta è urgente. Con il Pd – continua Nardiello – dobbiamo fare un patto su alcune grandi questioni democratiche – difesa della Costituzione, legalità, informazione. Poi dobbiamo fare un patto di legislatura su almeno tre cose che vogliamo portare a casa: lotta al precariato, scuola pubblica ed equità fiscale. Sono cose che anche il Pd può accettare. Un patto del genere ci eviterebbe di ripiombare nella situazione dell’Unione di Prodi quando si aprivano fibrillazioni quotidiane.
Il nostro invito unitario – continua il dirigente del Pdci-FdS – si rivolge a tutti i soggetti politici e sociali, che condividono la necessità di un cambiamento profondo della società e del rilancio della democrazia. Naturalmente il recupero del consenso elettorale, necessario perché la sinistra disponga della “massa critica” per contare, incidere, essere credibile davanti ai lavoratori e al Paese, non può limitarsi all’unità tra le forze politiche della sinistra. L’astensionismo crescente, movimenti come quello “Cinque stelle” di Grillo, che contestano il sistema politico nel suo insieme, ma sono attraversati da temi di sinistra, la rete dei comitati e delle associazioni presenti nel paese, luoghi del conflitto sociale, e soprattutto gli operai, le lavoratrici e i lavoratori colpiti dalla crisi: è qui uno straordinario terreno di impegno, certamente difficile da praticare, ma indispensabile per ridare alla sinistra italiana forza e peso.
Dall’opposizione, unità – sottolinea Nardiello – vuol dire anzitutto iniziative e mobilitazioni comuni contro il governo e a difesa della democrazia. Di fronte all’inquietante offensiva antidemocratica e antisociale del governo, la mobilitazione e la protesta non può essere affidata esclusivamente ai soggetti sociali e istituzionali direttamente colpiti, come è accaduto con la manifestazione nazionale della Fiom-Cgil, né è sufficiente che le singole forze di opposizione agiscano ciascuna per sé, magari nell’illusione che le divisioni, che pure esistono, all’interno della maggioranza possano frenare l’attività eversiva del governo e creare lo spazio in questa legislatura a nuovi schemi politici. Per i partiti di opposizione è un dovere nei confronti del Paese dare vita a una mobilitazione unitaria che, rispettando la diversità di posizioni programmatiche, manifesti con determinazione la volontà di battersi a difesa dei valori e dei diritti sanciti dalla Costituzione”.

BAS 05

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