La Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista) e l’Associazione Ambiente e Legalità Onlus, in un comunicato stampa “denunciano gravi inadempienze da parte delle compagnie petrolifere operanti in Basilicata, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti derivanti dalle attività estrattive (ricerca, prospezione e produzione petrolifera). Un'inadempienza – si legge nella nota – che è stata oggetto di una specifica diffida legale da parte della nostra Organizzazione e dall’Associazione Ambiente Legalità Onlus ed inoltrata al Ministero dello Sviluppo Economico, nella quale si denunciava l'omissione, nell'ambito della VIA rilasciata per il megastoccaggio di gas in Val Basento della Geogastock, dell'approvazione contestuale del Piano di Gestione dei Rifiuti derivanti da attività estrattive. In proposito, con proprio parere tecnico (AE/01/2010) del 17 giugno 2010 è intervenuta la Direzione Generale delle Risorse Minerarie ed Energetiche, dando riscontro verbale alla questione di legittimità sollevata dalla Ola e dall’Associazione Ambiente e Legalità Onlus. Nella sostanza, il parere ministeriale ribadisce come il Decreto Legislativo n.117/2008 si applica alle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi e per lo stoccaggio di gas con esclusione dei soli rifiuti di estrazione derivanti dalla attività di prospezione, di estrazione e di trattamento in off-shore delle risorse minerali. Il D.Lgs. n.117/2008 – ribadisce la Direzione delle Risorse Minerarie ed Energetiche – è intervenuto a regolamentare la materia dei “rifiuti estrattivi”, in precedenza esclusa dalla disciplina generale dei rifiuti. E’ quindi chiaro – afferma la Ola – che all'interno del sito estrattivo, per la ricerca e coltivazione di idrocarburi e per lo stoccaggio di gas, i rifiuti di estrazione devono essere gestiti secondo le regole dettate dal decreto legislativo n.117/08 attraverso il piano di gestione. Sulla base di quanto sopra si può affermare che con il piano di gestione dei rifiuti di estrazione, predisposto in maniera combinata con il progetto di ricerca e coltivazione di idrocarburi e per lo stoccaggio di gas, sono regolati tutti i materiali estratti e prodotti nel sito estrattivo. La Direzione delle Risorse Minerarie ed Energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico ha quindi evidenziato che i titolari che non abbiano assolto a tale obbligo previsto dalla legge opportunamente redigano per i programmi ed i progetti già presentati un'apposita integrazione titolata “piano di gestione dei rifiuti di estrazione ai sensi dell'articolo 5 del d.lgs 117/08” da approvare ai sensi del comma 6 dell'articolo 5 a cura dell’ autorità mineraria competente. La Ola e l’Associazione Ambiente e Legalità Onlus preannunciano da subito la richiesta di poter accedere alle informazioni ambientali relative ai Piani di Gestione dei Rifiuti Petroliferi sui quali, però, la Direzione delle Risorse Minerarie ed Energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico non ha stabilito né i tempi per la loro predisposizione né ribadito le eventuali sanzioni, considerando che per la gran quantità di rifiuti estrattivi già prodotti in attività già autorizzate esisterebbero, ai sensi dell'art.19 del Decreto Legislativo n.117/2008, gravi omissioni ed inadempienze”.
(bas – 04)