“La Fiom è rimasta ormai l'unica voce a difesa dei lavoratori”. Lo ha detto Felice Belisario, presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, a sostegno del presidio permanente organizzato dai metalmeccanici della Cgil in attesa dell'incontro del 23 febbraio. “Gli operai della Sata di Melfi non devono rimanere soli. Lo stabilimento lucano viene considerato il retrobottega della Fiat, a concederglielo sono stati l’indifferenza del governo e la spaccatura dei sindacati: la principale responsabilità è dell’esecutivo che non ha esercitato alcuna funzione super partes permettendo senza fiatare che la Fiat facesse quel che voleva. Solo l'unità di tutte le sigle e una nuova maggioranza – continua Belisario – potranno riaprire il dialogo e convincere il gruppo torinese ad investire per far lavorare gli stabilimenti e l'indotto a pieno regime. Il nuovo modello mira a cancellare i contratti nazionali e i diritti dei lavoratori, per questo va respinto. Per produrre di più e meglio, agli stabilimenti serve un piano di investimenti che veda un confronto serio con tutte le parti sociali, un dibattito a più voci, e non un monologo”.
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