“Gli articoli apparsi sulla stampa nei giorni scorsi, che legano la caduta dell’amministrazione Buccico al cosiddetto partito del mattone, meritano alcune considerazioni ed approfondimenti”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Nunzio Olivieri, presidente dell’Api di Matera. “E’ del tutto singolare ed originale – scrive Olivieri nella nota – attribuire a fattori esterni, assolutamente ininfluenti, la responsabilità del fallimento di un’operazione politica, la continua e progressiva erosione di una maggioranza che, sin dal primo momento, è sembrata in affanno sui problemi della città, distratta da alchimie politiche che nulla hanno a che fare con i problemi della nostra comunità. Se l’amministrazione comunale è caduta, le cause sono esclusivamente di natura politica, con una maggioranza fortemente eterogenea e poco coesa che non aveva una visione strategica sullo sviluppo della città. Spostare, quindi, il tiro e le responsabilità sulla “lobby” del partito del mattone è un mito da sfatare. Lamentiamo, invece, ancor oggi, a distanza di quasi tre anni, la mancata edizione del Regolamento Urbanistico e del Piano Strutturale, strumenti di pianificazione urbana più volte sollecitati, ma ancor oggi non disponibili con una conseguente paralisi delle attività edilizie nella città, come anche l’assoluta latitanza sulla soluzione dei problemi legati allo sviluppo dell’edilizia pubblica, più volte denunciati, ma mai seriamente affrontati e risolti. La co-responsabilità, inoltre, di tante colate di cemento, brutture urbanistiche, risiede spesso anche nella insipienza di taluni progettisti e pianificatori che hanno la colpa di un approccio superficiale, involuto e che non guarda a modelli di sviluppo di altre città d’arte del mondo, oltre che di uffici tecnici che hanno spesso lasciato correre proposte urbanistiche a volte discutibili; ricordiamoci sempre che viviamo in una città che molti ci invidiano, che la storia ci ha consegnato con qualità e rigore e che abbiamo il dovere di tramandare alle generazioni future in livelli di qualità e vivibilità sostenibili. L’operato delle imprese di costruzioni, cioè di quelle che per mestiere costruiscono immobili, non può essere equiparato – conclude Olivieri – sempre a brutale “speculazione”. Quello dell’edilizia è il comparto dell’economia che ha sempre tenuto nei periodi di crisi, grazie al quale la città è cresciuta e si è sviluppata negli anni con notevoli investimenti e con un vastissimo indotto che ne ha beneficiato”.
(bas – 04)