“I cittadini hanno il diritto di sapere – precisa il capogruppo di Ial – l’impegno concreto preso da Io Amo la Lucania continua con delle indagini serie e approfondite per fare luce definitivamente sul problema delle falde inquinate”
Lo aveva annunciato lo scorso 6 novembre in un incontro pubblico a Calvello dedicato al problema delle sorgenti poste sotto sequestro dalla magistratura; il capogruppo di “Io Amo la Lucania” in Consiglio regionale, Alfonso Ernesto Navazio, ha affidato all'Istituto di ricerca per la Protezione Idrogeologica (Irpi) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ente di autorevolezza assoluta nel campo scientifico, la redazione di un report sullo stato di inquinamento di alcune sorgenti presenti in agro di Calvello.
Nei giorni 17 e 18 febbraio, i ricercatori dell'Irpi – Cnr hanno iniziato le attività di campionamento ed analisi finalizzate all'accertamento dello stato di salute delle nostre acque. Nel corso delle attività di campo sono stati prelevati campioni di acque sorgive e di acque superficiali che verranno sottoposte ad analisi di laboratorio al fine di accertarne l'eventuale presenza di agenti inquinanti.
“I cittadini hanno il diritto di sapere – precisa Navazio – ecco quindi che l’impegno concreto preso dal movimento Io Amo la Lucania continua con delle indagini serie e approfondite per fare luce definitivamente sul problema delle falde inquinate che da anni sta investendo il territorio di Calvello. Problema intono al quale non si riesce a fare chiarezza, a partire da quegli organi istituzionali deputati a tranquillizzare”.
“L’ambiente – sottolinea il presidente di ‘Io Amo la Lucania’ – è materia di tutti e noi continueremo a tenere alta l’attenzione”.