Il progetto verrà presentato giovedì a Matera
Un vero e proprio archivio sonoro capace di raccogliere, conservare e mettere a disposizione di tutti i documenti musicali della tradizione locale, dalle pioneristiche rilevazioni di De Martino, Carpitella e Bronzini fino alle più settoriali indagini di Leo Levi e Roberto Leydi senza trascurare altre rilevazioni che, dagli anni ’80 fino ai nostri giorni, consentiranno di offrire una rappresentazione in presa diretta di una vivacissima cultura musicale.
Il progetto dell’Archivio sonoro della Basilicata è curato dall’Associazione Altrosud, d’intesa con la Direzione Generale per gli Archivi del MiBAC e il Dipartimento Cultura della Regione Basilicata.
L’Archivio sonoro della Basilicata verrà presentato ufficialmente il 25 novembre, alle ore 17.30, nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi, a Matera.
Presupposti ed obiettivi del progetto saranno illustrati da Rosa Mastrosimone, assessore regionale alla Cultura, Luciano Scala, direttore generale per gli Archivi del MiBAC, Domenico Ferraro, presidente di Altrosud, Michele Durante, dirigente Ufficio Cultura Regione Basilicata, Ferdinando Mirizzi, Università della Basilicata, Vincenzo Santoro, Responsabile Ufficio Cultura Anci e Nicola Scaldaferri, responsabile Leav -Università di Milano.
Al termine dell’incontro concerto dell’Ensemble Mirkovic e Viesh per la prima nazionale di Lule sheshi/Fiori di Prato in cui, dalle sapienti tessiture armoniche della polifonia arbëresh ai ritmi dettati da trombe e violini dei Balcani, un eterogeneo gruppo di straordinari musicisti, rendendo omaggio all’arte poetica di Enza Scutari, offre allo stesso tempo una superba prova di come si possano riutilizzare i materiali della tradizione, che è un’altra delle direttrici del costituendo Archivio, vale a dire riavviare un dialogo tra il mondo della ricerca e quello della riproposta che, negli anni ’70, ha sortito risultati straordinari, costituendo dunque una lezione esemplare da riprendere e rinnovare.
Inoltre, per la circostanza, fino al 30 novembre, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, sarà possibile visitare la mostra fotografica di Stefano Vaja, Nel paese dei cupa cupa, esito di una ricerca sul campo estesa a tutto il territorio regionale, condotta assieme a Nicola Scaldaferri a cinquant’anni di distanza dalle celebri rilevazioni di Ernesto De Martino e Diego Carpitella, e sfociata nella più ampia ed aggiornata ricostruzione delle musiche tradizionali della regione, in cui si passano in rassegna repertori musicali, contesti e modalità di esecuzione, musicisti e costruttori di strumenti e testimonianze iconografiche.
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