“Le famiglie lucane continuano a stringere la cinghia e a risentire della crisi”: è quanto sostiene il capogruppo Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, per il quale una conferma delle crescenti difficoltà economiche, persino per gli acquisti alimentari, è venuta oggi dall’indagine Istat sulla spesa media delle famiglie italiane. “Secondo i dati diffusi – sottolinea Romaniello – la cosiddetta spesa mediana mensile in Basilicata è quantificata in 1.553 euro (quella media è leggermente superiore e si attesta a 1.862 euro), di cui il 22 per cento è riservato agli acquisti alimentari e il 20 per cento per il pagamento del fitto di casa. Altra quota considerevole è quella determinata dai costi dei trasporti (13 per cento) sommati a combustibili ed energia (6,5 per cento)”. “Tenuto conto che nel 2009 la spesa media mensile per famiglia è stata pari a 2.588 euro, e quella cosiddetta mediana mensile è stata pari a 2.020 euro – sottolinea l’esponente di Sel – è evidente che si allarga il divario sociale con il resto del Paese, con una contrazione che appare più evidente tra le famiglie con livelli di spesa medio-alti. Come sottolinea l’Istat, è la prima volta che negli ultimi dieci anni si registra una variazione nominale negativa per la spesa media mensile per le famiglie che è ancora peggiore in quanto il calo record si associa al più basso tasso di inflazione relativo sempre allo stesso periodo. Spicca il dato riferito alla spesa per gli alimenti, con un nucleo familiare su tre che ha dichiarato di avere diminuito nel 2009 la quantità e/o la qualità di prodotti alimentari acquistati rispetto all’anno precedente. Tra queste famiglie, il 63 cento ha dichiarato di aver diminuito solo la quantità, mentre il 15 per cento di avere ridotto, oltre alla quantità, anche la qualità”.
“Sono ulteriori elementi – commenta Romaniello – che confermano la necessità di interventi a difesa del potere di acquisto delle famiglie, specie di quelle monoreddito e quelle numerose”.