(ACR) PDL ROMANIELLO PER ISTITUZIONE ANAGRAFE PUBBLICA ELETTI

La proposta di legge regionale si compone di 6 articoli. Con l'articolo 1 si determinano le finalità della legge atte a valorizzare, attraverso la trasparenza, la partecipazione ed il controllo da parte dei cittadini sull'attività della Regione e degli eletti. L'articolo 2 definisce gli obiettivi della legge. L'articolo 3 provvede a rendere pubblici, nell'ambito dell'anagrafe degli eletti, i dati relativi ad ogni singolo Consigliere e componente della Giunta, pubblicizzandone i dati anagrafici, patrimoniali, fiscali e di appartenenza politica. L'articolo 4 stabilisce le azioni da intraprendere per perseguire gli obiettivi di maggiore trasparenza e riguardano: le informazioni relative l’attività del Consiglio e della Giunta con l’indicazione di tutti gli atti presentati e relativo iter; i criteri di trasparenza, tramite pubblicazione sul sito internet, sull’attività politico-istituzionale dei consiglieri regionali e degli assessori (delle spese per staff e consulenze, dei provvedimenti presentati, ecc.); i criteri di trasparenza, tramite pubblicazione sul sito internet, sull’attività della Regione (patrimonio, immobili, personale); le informazioni relative agli incarichi affidati dalla Regione, dalle società partecipate e controllate e dagli enti strumentali a soggetti esterni. L'articolo 5 stabilisce a quali cariche è estesa la presente legge. L'articolo 6 concerne la norma finanziaria.

“La disaffezione dei cittadini dalla politica e la conseguente minore partecipazione attiva ai processi democratici – sostiene Romaniello nella relazione alla pdl – stanno assumendo contorni sempre più marcati e preoccupanti. Tale disaffezione, che si manifesta in particolare con il calo della partecipazione al voto, rischia di incrinare in modo profondo il rapporto tra cittadini e istituzioni, viste come entità lontane e poco trasparenti, i cui processi decisionali appaiono difficilmente comprensibili ai non addetti ai lavori. In tale contesto – aggiunge Romaniello – appare indispensabile garantire la massima trasparenza dei processi amministrativi e degli atti delle istituzioni nonché una adeguata pubblicità dei dati di rilevanza politica e delle scelte degli eletti, in modo da consentire ai cittadini/elettori una migliore comprensione della vita politica e conseguentemente un voto maggiormente consapevole. Tale è l’obiettivo della mia proposta di legge che, con l’istituzione dell’Anagrafe pubblica degli eletti e le relative disposizioni sulla trasparenza e l'informazione, renderebbe possibile un maggior controllo sull’attività politico-istituzionale di consiglieri regionali, assessori, presidente di giunta e di chiunque partecipi all'attività dell'amministrazione, creando un ponte tra i cittadini e la Regione”.

“Al fine di garantire la massima trasparenza, ogni istituzione – aggiunge il capogruppo Sel – dovrebbe rendere disponibile sulla rete il proprio bilancio interno, le presenze, il comportamento di voto degli eletti, gli atti presentati in tutte le articolazioni, il loro iter e la conclusione. A sua volta, ciascun eletto dovrebbe pubblicare i dati anagrafici; il codice fiscale; gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo; la dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all'anno precedente l'elezione e degli anni in cui ricopre l'incarico; la dichiarazione dei finanziamenti ricevuti, dei doni e dei benefici; il registro completo delle spese (sue e del suo staff); il quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dall'istituzione cui appartiene. L'insieme di questi dati dovrebbe essere fornito in modalità di “standard aperto” per far sì che possano essere facilmente elaborati ed incrociati. Tale modello di trasparenza, realizzabile in breve tempo e a costi limitatissimi – conclude Romaniello – è inoltre perfettamente coerente con quanto stabilito dell’art. 47 dello Statuto regionale, che promuove la partecipazione effettiva dei soggetti, dei gruppi e degli enti interessati al procedimento di formazione dei provvedimenti amministrativi di interesse generale”.

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