(ACR) MOLLICA: PORRE L’ACCENTO SUI TANTI PROBLEMI NON RISOLTI

“Le diatribe interne della maggioranza di governo – afferma Mollica – non distoglieranno il Movimento per le Autonomie dallo svolgere un ruolo propositivo, finalizzato alla salvaguardia del bene comune e all’interesse esclusivo dei lucani, ma questo atteggiamento, serio e responsabile, non sarà sostitutivo delle eventuali mancanze della maggioranza. I dati allarmanti dei maggiori istituti di statistica – continua Mollica – ci consegnano una regione che galleggia nel Sud ma, certamente, in grave difficoltà dato che nessun’altra regione meridionale dispone delle risorse naturali, petrolio e acqua, che, invece, ha la Basilicata. La conseguente e continua emorragia di popolazione che decide di emigrare significa che la nostra regione, non solo non riesce ad attrarre investitori ed imprenditori, ma non riesce nemmeno a trattenere la popolazione lucana che decide di emigrare per cercare miglior fortuna altrove”.

“Gli intenti del presidente De Filippo – prosegue l’esponente Mpa – dovranno rapportarsi con la litigiosità della maggioranza, intenta all’esclusivo accaparramento di postazioni, ma troveranno nel Movimento per le Autonomie un’opposizione seria e costruttiva che, analizzando caso per caso le proposte del Governo regionale, cercherà di trovare soluzioni ai reali problemi della comunità lucana. Gli elementi – sostiene Mollica – su cui focalizzare l’attenzione, prenderanno sicuramente spunto dalle lacune registrate nella scorsa legislatura, fra le quali: emergenza occupazionale, lotta al precariato, Piano energetico regionale, riforma dello Statuto regionale, salvaguardia ambientale anche in relazione all’annoso problema dei rifiuti, cronica carenza delle infrastrutture, migliore sfruttamento risorse naturali, miglioramento del sistema dei trasporti ed infrastrutturale. Il Movimento per le Autonomie, quindi – conclude – non mancherà di far sentire la propria voce, nel costruire anziché distruggere, con l’unico fine di dare certezze al futuro dei giovani lucani”.

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