“Un’azione di recupero e valorizzazione dei centri storici può diventare disegno di sviluppo a condizione che si riesca a rimodernare il sistema regolamentare di riferimento ma soprattutto che si instauri una nuova concezione del territorio e dei servizi di qualità”. E’ quanto ha espresso il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, concludendo il seminario organizzato dal Centro di Eccellenza di Sasso di Castalda, al quale ha partecipato insieme con l’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano ed il consigliere regionale, Francesco Mollica.
L'evento è stato organizzato dalle Ater di Potenza e Matera, dal Comune di Sasso e da Confindustria Basilicata per discutere e definire un’eventuale proposta di legge finalizzata alla creazione di circa 100 piccoli cantieri nei centri storici, con l’intento di rendere fruibili gli immobili pubblici per edilizia residenziale, turistica, socio assistenziale e universitaria.
“Una modalità condivisibile e apprezzabile – ha sottolineato Folino rivolgendosi ai Sindaci, ai dirigenti di Confindustria, ai rappresentanti sindacali e ai tanti operatori presenti – che si caratterizza per il metodo virtuoso di coinvolgere le diverse rappresentanze istituzionali, operative e sociali e che può senza dubbio partorire soluzioni di qualità. E’ tuttavia necessario individuare percorsi e obiettivi partendo da un’analisi che oggi non può prescindere dalla presa di coscienza di limiti e vizi consolidati che, troppo spesso, non consentono la giusta sintesi tra bisogni legittimi di campanile e moderna offerta di servizi. Tutto ciò si costruisce, innanzitutto, evitando di ricorrere semplicemente al finanziamento pubblico per immobili che non potranno essere adeguatamente valorizzati, come potrebbe avvenire in molti piccoli comuni, e puntando sulla qualità progettuale. In questo contesto si inserisce anche la connessione con l’offerta turistica, per la quale l’attenzione va posta, prima di tutto, sulla qualità e sul merito delle iniziative, non semplicemente innalzando le aspettative dei territori attraverso la disponibilità di risorsa pubblica”.
“Con questa proposta – ha suggerito Folino – sarà possibile ripensare anche a nuovi ruoli per le Aziende territoriali per l’edilizia residenziale pubblica, che possono essere ripensate anche come strumenti di gestione e valorizzazione del patrimonio edilizio pubblico”.
“Ripartendo dal rispetto delle prerogative istituzionali – ha concluso Folino – l’idea di oggi, che diventi legge o programma di interventi della Regione, condividendone le finalità con la Giunta regionale, può costituire una leva importante per rinnovare il settore, dare risposte a comparti economici importanti come l’edilizia ed il turismo, restituire protagonismo ai Comuni e rendere la nostra regione più accogliente”.