La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha approvato la ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale (FSN) per il 2025 che destina alla Basilicata 1,193 mld circa introducendo, per la prima volta, un criterio di riequilibrio basato sulla densità demografica e sulla dispersione territoriale. Si tratta di un risultato storico per le Regioni a bassa densità abitativa, come la Basilicata, che potranno contare su una assegnazione aggiuntiva di risorse, in funzione delle reali condizioni territoriali e sociali. L’accordo approvato prevede l’inserimento del parametro “densità abitativa/estensione territoriale” all’interno della Quota premiale del FSN (pari allo 0,25% del totale), per un valore complessivo di 41 milioni di euro destinati alle Regioni caratterizzate da criticità legate allo spopolamento e alla condizione orografica. Per la Basilicata, ciò si traduce in circa 7,5 milioni di euro aggiuntivi nel riparto 2025.
Si tratta di risorse che potranno essere utilizzate per rafforzare i servizi sanitari territoriali, sostenere la rete dell’emergenza-urgenza, potenziare l’assistenza nelle aree interne, contrastare le carenze strutturali legate alla dispersione insediativa e migliorare la presa in carico delle persone più fragili. È stato inoltre assunto l’impegno a rendere stabile questo parametro dal 2026, inserendolo tra i criteri di riparto della quota indistinta del Fondo (attualmente pari al 98,5%). Una Commissione di esperti, incaricata dalla Conferenza delle Regioni, è già al lavoro per definire entro due mesi un modello di stima dei costi reali della spesa sanitaria delle regioni e una griglia di indicatori, calibrata sulle diverse realtà territoriali. “L’approvazione di questo nuovo criterio rappresenta una svolta attesa da anni – dichiara l’Assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico –. È il riconoscimento formale delle difficoltà strutturali che caratterizzano Regioni come la Basilicata, dove la bassa densità abitativa, l’invecchiamento della popolazione e l’ampia dispersione territoriale aumentano sensibilmente i costi per garantire i livelli essenziali di assistenza. Accogliamo con soddisfazione il risultato ottenuto all’unanimità, frutto di un lavoro di squadra tra le Regioni e di un dialogo costruttivo che ha superato ogni appartenenza politica. Un risultato reso possibile anche grazie al sostegno convinto e costante del Presidente della Regione, Vito Bardi, che ha saputo rappresentare con forza, anche in sede politica, le istanze di un territorio complesso ma ricco di grandi potenzialità”.