Disabilità, fondi per “Casa Antonia”

Concesso un contributo di 400 mila euro al Comune di Potenza per assicurare la prosecuzione del servizio della comunità alloggio. Latronico: "Un modello di accoglienza e umanità che ha dato risultati concreti, un’esperienza virtuosa che unisce sostegno, autonomia e integrazione sociale".

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L'assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, durante il Consiglio regionale di oggi

La Giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, ha approvato la concessione di un contributo di 400 mila euro al Comune di Potenza per assicurare la prosecuzione del servizio della comunità alloggio “Casa Antonia”, dedicata all’accoglienza e alla cura di persone con disabilità psico-fisiche gravi e medio-gravi.

La misura garantirà la continuità dell’assistenza e delle attività socio-educative della struttura per il triennio 2026-2029, confermando l’impegno della Regione Basilicata a sostenere percorsi di autonomia e inclusione per le persone con disabilità.

“Casa Antonia è un modello di accoglienza e umanità che ha dato risultati concreti, restituendo qualità della vita a persone fragili e alle loro famiglie” – dichiara l’assessore Cosimo Latronico. “Con questo provvedimento assicuriamo la continuità di un’esperienza virtuosa che unisce sostegno, autonomia e integrazione sociale. È un atto di responsabilità e vicinanza concreta verso chi vive condizioni di disabilità grave e un passo importante nel percorso regionale di deistituzionalizzazione e costruzione di progetti di vita indipendente”.

“Casa Antonia”, nata nell’ambito del progetto sperimentale “Dopo di noi” approvato nel 2011, ospita sette persone con disabilità e rappresenta una realtà innovativa nel territorio lucano. La struttura è inserita in un percorso integrato che dialoga anche con le iniziative PNRR – Missione 5, componente 2, investimento 1.2 (“Percorsi di autonomia per persone con disabilità”), offrendo servizi strutturati e continuativi di inclusione sociale e lavorativa. Il contributo regionale consentirà di rafforzare i progetti individualizzati elaborati per ciascun ospite, con l’obiettivo di sostenere percorsi di autonomia, relazioni sociali e inclusione nel contesto comunitario.

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