Sono 85 le aziende lucane della filiera turistica che hanno già sottoscritto la manifestazione di interesse per far parte della filiera regionale di “Basilicata Rurale”, progetto che intende unire imprese, comunità e territori per rilanciare il turismo esperienziale nelle aree interne valorizzando il tema della ruralità per lo sviluppo di un turismo autentico, sostenibile e innovativo.
Finanziato con fondi FEASR nell’ambito del PSR Basilicata – Misura 16 Cooperazione, il progetto è stato presentato oggi al Polo Bibliotecario di Potenza dai capofila Exo Ricerca, Novalab, Smartland e Sintesi. “Basilicata Rurale non è soltanto un progetto turistico – hanno sottolineato i protagonisti – ma un vero e proprio patto per il futuro del territorio: coinvolge le comunità locali, rafforza le imprese e porta nuove opportunità di crescita alle aree interne”.
Il processo partecipato ha già coinvolto 66 operatori che hanno preso parte ai laboratori di co-creazione, immaginando insieme prodotti e servizi turistici innovativi, mentre ampio spazio di narrazione del territorio è stato dato grazie agli oltre 40 articoli su giornali e blog nazionali che hanno raccontato le esperienze e i luoghi della Basilicata rurale, ampliando la visibilità della regione come destinazione autentica ed esperienziale. Agli 80 post pubblicati sui canali social di progetto (Instagram e Facebook) e alle centinaia di condivisioni hanno fatto seguito decine di reel e stories realizzati da vlogger, influencer e content creator che hanno promosso paesaggi, itinerari, gastronomia, artigianato e storie di comunità emersi durante i “fair tour” in cui sono stati coinvolti.
Non è mancato lo sguardo al futuro da costruire attraverso i più piccoli: quattro scuole primarie sono state coinvolte in attività educative e in laboratori sul patrimonio rurale e ambientale, generando la consapevolezza dei cittadini di domani.
Basilicata Rurale, che integra tradizioni, innovazione digitale e sostenibilità ambientale, intende continuare a trasmettere il valore del territorio, sostenere la diversificazione dell’offerta turistica (attraverso itinerari tematici), promuovere la cooperazione pubblico-privato e l’integrazione tra settori agricoli, turistici e culturali, incentivare l’uso delle nuove tecnologie e dei dati. Il tutto per contrastare lo spopolamento delle aree interne, creando nuove opportunità di lavoro e di reddito e rafforzando la reputazione della Basilicata come destinazione rurale d’eccellenza.